Attualità

Mezzogiorno d’Italia: “Non è il Ponte sullo Stretto l’opera necessaria al rilancio”

Il Ponte sullo Stretto non è l’opera necessaria per rilanciare lo sviluppo della Sicilia, della Calabria e del Mezzogiorno. È quanto si legge in una nota congiunta della segreteria generale e delle sezioni di Calabria e Sicilia della Confederazione Generale Italiana del Lavoro. Considerato dal sindacato inutile e dannoso, il progetto presenta un’analisi costi-benefici irrealistica con costi esponenziali e impatti ambientali negativi. La gestione dei cantieri comporterebbe problemi significativi per Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni, e la questione degli espropri aggraverebbe ulteriormente la situazione, colpendo i cittadini senza adeguati indennizzi. Sicilia e Calabria, per il sindacato, necessitano di infrastrutture più utili, come reti merci e passeggeri, connessioni Est-Ovest, miglioramenti portuali, ferroviari e stradali, oltre alla digitalizzazione e alla gestione del dissesto idrogeologico. È essenziale la realizzazione dell’alta velocità Salerno-Reggio Calabria, la messa in sicurezza della ferrovia jonica e delle autostrade siciliane e calabresi. La politica attuale ha aggravato gli squilibri territoriali, frenando lo sviluppo socio-economico. Serve un intervento dello Stato per disegnare un piano industriale, investendo in rinnovabili, trasporto pubblico e economia circolare. Un piano coerente e trasparente, conclude la CGIL, è indispensabile per evitare la gestione clientelare e mafiosa delle risorse finanziarie disponibili.

Francesca Sabatini

Giornalista d’assalto e senza peli sulla lingua, Francesca sarebbe disposta davvero a tutto pur di raccontare la verità. La sua esperienza nel settore dell’audiovisivo ne fa una professionista a tutto tondo, ma è nell’elaborazione dei testi che la Sabatini dà il meglio di sé. Mente brillante al servizio di un territorio che intende “rovesciare come un calzino”, non c’è stenografo che possa tenerle testa o opinionista da salotto che possa leggere le sfumature della realtà politica locale come lei ci ha abituato a fare. Il suo sogno? Essere la prima a raccontare l’incontro con una civiltà aliena.

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