Le serate teatrali di Logoscena arricchiscono il Festival dell’argomento a piacere

Di Stefania Parrone
Nella cornice del Festival Un argomento a piacere, promosso dal Comune di Roccella Jonica con il sostegno del Ministero del Turismo, della Regione Calabria e di un gruppo di imprese del territorio, l’ex Convento dei Minimi ha ospitato due serate teatrali molto partecipate e apprezzate, sia per l’originalità dell’impostazione, sia per la bravura degli attori protagonisti. Le ha organizzate l’associazione Logoscena, diretta dal drammaturgo e regista Andrea Dalla Zanna, che ne ha curato l’allestimento nell’ambito dell’edizione zero della singolare rassegna dedicata all’argomento a piacere. Nella prima delle due serate è stata rappresentata La suggeritrice, una commedia dell’arte artificiale basata, appunto, su una ricostruzione scenica di un canovaccio generato dall’Intelligenza Artificiale. In collaborazione con Claudio Migliavacca è stato, infatti, avviato un dialogo con Chat GPT in previsione di far scrivere all’algoritmo un vero e proprio testo teatrale, con scene e dialoghi. Una serie di simulazioni hanno portato successivamente alla realizzazione della versione definitiva, curata e diretta dal regista Dalla Zanna, e che ha visto in scena cinque giovani e brillanti attori, Anna Baggetta, Annalisa Giannotta, Gaia Carlotta Ndoye, Manuel Nucera e Marcella Mesiti, formatisi alla Scuola Cinematografica della Calabria, fondata e diretta da Lele Nucera e Bernardo Migliaccio Spina. Il talento e la verve dei protagonisti, insieme al ritmo serrato dei dialoghi e alla singolarità della trama (incentrata su una vicenda contemporanea ma arricchita da rimandi alla commedia dell’arte e al teatro shakespeariano e siparietti cantati sulle note di Thriller di Michael Jackson) hanno entusiasmato e divertito il pubblico, più volte prodigo di applausi. La sera successiva è stata, poi, la volta di uno spettacolo unico (ovvero senza repliche) dal titolo Sogno di un amore di mezza estate, monologo diretto e interpretato da Paolo Ricchi, con la drammaturgia di Dalla Zanna. Con intensità e passione, l’attore e regista si è calato nei panni di un uomo anziano che per una sera ha messo da parte la sua indole riservata per offrire al pubblico una pezzo della sua intimità. Lo ha fatto raccontando e analizzando un suo sogno in cui si rivede da giovane a Roccella, località dove si recava spesso in vacanza. Sogno, questo, che la giovane artista roccellese Elena Doria ha descritto a fumetti in un pregevole romanzo grafico distribuito al pubblico in sala e contenente al suo interno le chiavi figurate di un rebus onirico che lo spettatore era invitato a decifrare per trovare, anche ascoltando il racconto del sognatore, la propria parte di verità.