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La Città Metropolitana di Reggio Calabria tra memoria storica e sviluppo infrastrutturale

«Dall’esempio di questi grandi uomini, dobbiamo fare tesoro per provare a cambiare la nostra terra» ha dichiarato il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace intervenendo al convegno Giacomo Matteotti, dal mito al modello svoltosi a Palazzo Alvaro. L’evento, promosso dall’Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea con il patrocinio della Città Metropolitana e altri enti, ha offerto un’importante occasione di riflessione sulla figura di Matteotti, simbolo di libertà e democrazia. Il suo insegnamento ci serve da stimolo per continuare a credere in quei valori fondamentali della democrazia, ha aggiunto Versace, sottolineando l’importanza di trasmettere questi ideali alle giovani generazioni.
Parallelamente, la Città Metropolitana si prepara a un evento altrettanto significativo per lo sviluppo del territorio. Domenica 1 dicembre, alle 10:30, sarà inaugurato il Terzo Lotto della Strada a Scorrimento Veloce Gallico-Gambarie, un’infrastruttura strategica per migliorare i collegamenti tra la costa e l’entroterra aspromontano. La cerimonia, aperta alla cittadinanza, si terrà presso la nuova rotatoria di Mulini di Calanna, punto di raccordo con il tratto già in uso.
Dopo gli interventi istituzionali e il taglio del nastro, le autorità presenti percorreranno il nuovo tratto stradale a bordo di un bus dell’Azienda Trasporti per l’Area Metropolitana che partirà dalla rotatoria e raggiungerà il raccordo di Ciarro. «Questa inaugurazione rappresenta un passo avanti fondamentale per la mobilità e lo sviluppo del nostro territorio» ha affermato Versace, evidenziando il valore strategico dell’opera.
Due eventi, dunque, che evidenziano il duplice impegno dell’amministrazione: da un lato la valorizzazione della memoria storica e dei valori democratici, dall’altro lo sviluppo infrastrutturale e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini.

Francesca Sabatini

Giornalista d’assalto e senza peli sulla lingua, Francesca sarebbe disposta davvero a tutto pur di raccontare la verità. La sua esperienza nel settore dell’audiovisivo ne fa una professionista a tutto tondo, ma è nell’elaborazione dei testi che la Sabatini dà il meglio di sé. Mente brillante al servizio di un territorio che intende “rovesciare come un calzino”, non c’è stenografo che possa tenerle testa o opinionista da salotto che possa leggere le sfumature della realtà politica locale come lei ci ha abituato a fare. Il suo sogno? Essere la prima a raccontare l’incontro con una civiltà aliena.

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