
Il Consigliere Regionale Giuseppe Mattiani continua a distinguersi per il suo impegno in favore dell’ambiente e del territorio calabrese, proponendo interventi legislativi di ampio respiro e rilevanza strategica. Due recenti iniziative mettono in evidenza la sua attenzione verso tematiche cruciali: l’inquinamento luminoso e la gestione della specie cinghiale.
Una proposta di legge per l’efficientamento dei sistemi di illuminazione esterna e la riduzione dell’inquinamento luminoso rappresenta un passo avanti significativo verso la sostenibilità ambientale. Presentata dal Consigliere Mattiani, questa normativa punta a promuovere l’adozione di tecnologie avanzate, riducendo i consumi energetici e l’impatto della luce artificiale sul territorio. «Ho ritenuto necessario promuovere un intervento legislativo di questo tipo perché l’inquinamento luminoso è un fenomeno sempre più rilevante, con effetti negativi sulla salute umana, sull’ambiente e sul patrimonio culturale e scientifico», ha dichiarato Mattiani.
L’obiettivo della proposta è chiaro: limitare le emissioni di luce blu, proteggere gli ecosistemi, salvaguardare la salute dei cittadini e preservare il cielo notturno, una risorsa insostituibile per la ricerca scientifica e la cultura. Inoltre, la legge favorirebbe una gestione sostenibile dell’illuminazione nelle aree sia urbane sia naturali. «La Calabria ha l’opportunità di diventare una Regione modello di gestione sostenibile e innovazione», ha sottolineato Mattiani, evidenziando la collaborazione con l’Ing. Antonino Brosio, che ha contribuito con competenza e sensibilità al progetto.
Parallelamente, la gestione della specie cinghiale è al centro di un Piano straordinario regionale quinquennale. «Con l’approvazione di questo Piano, la Regione Calabria dimostra ancora una volta grande attenzione verso i nostri agricoltori e allevatori, senza trascurare la lotta alla peste suina africana (PSA)», ha affermato Mattiani. Negli ultimi mesi, il Consigliere si è impegnato attivamente per favorire la riapertura della caccia al cinghiale, un intervento necessario per contenere la proliferazione incontrollata della specie e ridurre i danni economici subiti dal settore agricolo.
Il Piano introduce misure innovative e strategiche, come il controllo selettivo della popolazione mediante catture con trappole e abbattimenti mirati, l’implementazione di recinzioni nelle aree agricole più vulnerabili e il monitoraggio continuo grazie a strumenti tecnologici avanzati. Inoltre, la creazione di un tavolo tecnico composto da rappresentanti istituzionali, associazioni agricole e venatorie garantirà un’attuazione efficace e un monitoraggio costante del Piano, che avrà una durata quinquennale dal 2025 al 2029.
A completare il quadro, la stagione venatoria del cinghiale è stata prolungata fino al 30 gennaio, una misura che risponde alle esigenze degli agricoltori e allevatori, duramente colpiti dagli effetti della peste suina africana. «È stato un impegno gravoso, ma i risultati ci rendono orgogliosi. Ora si volta pagina» ha concluso Mattiani.
Questi interventi sottolineano l’importanza di politiche regionali che sappiano coniugare la tutela dell’ambiente, la sostenibilità economica e il supporto alle comunità locali. Grazie al lavoro del Consigliere Mattiani, la Calabria si pone come esempio virtuoso di gestione del territorio.