NOLE: inaugurato il reparto che avvia la rinascita per la sanità della Locride

Grazie alla generosità delle associazioni, tra cui l’Angela Serra, dei cittadini della Locride e non solo, e con il supporto delle istituzioni come la Regione Calabria ha stanziato 500 mila euro per il progetto Nuova Oncologia Locri Epizefiri, è stato raggiunto un importante traguardo per la sanità calabrese, rendendo possibile la riqualificazione del Reparto di Oncologia dell’Ospedale di Locri. Lunedì mattina, nella Sala Conferenze dell’ospedale, è stato infatti inaugurato il nuovo reparto, che punta a garantire un ambiente moderno e servizi di alta qualità, collegandosi a una rete nazionale di cure.
Questo risultato è frutto di uno straordinario impegno corale: un intero territorio ha lavorato per raggiungere un obiettivo comune, dimostrando come le sinergie possano generare cambiamenti significativi. All’inaugurazione erano presenti molte personalità, tra cui l’assessore Giovanni Calabrese, che da sempre ha lottato per il futuro dell’ospedale di Locri, e il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che ha sottolineato l’importanza di questo intervento per la sanità locale.
«Abbiamo combattuto molte battaglie per la sanità in Calabria – ha dichiarato Calabrese. – Oggi vediamo i risultati concreti: un ospedale che cresce e ritrova credibilità, diventando un punto di riferimento per i cittadini della Locride». L’assessore ha proseguito sottolineando come questi successi siano frutto di un lavoro continuo e di una visione a lungo termine, di come la Locride, spesso dimenticata, stia finalmente ricevendo l’attenzione che merita, e di come questo progetto rappresenti solo il primo passo di un percorso più ampio di sviluppo sanitario per l’intera area.
Il Presidente Occhiuto ha evidenziato come la Regione stia ricostruendo un sistema sanitario provato da anni di difficoltà, investendo in infrastrutture, attrezzature e personale. «Solo nell’Ospedale di Locri abbiamo assunto 200 operatori sanitari negli ultimi tre anni, invertendo la tendenza del passato» ha spiegato. Sono in corso inoltre progetti per un ulteriore investimento di 40 milioni di euro nella struttura. Occhiuto ha inoltre sottolineato l’importanza della trasparenza e della cooperazione tra enti locali e Regione per garantire che i fondi vengano utilizzati in maniera efficace, evitando sprechi e inefficienze che in passato hanno penalizzato il sistema sanitario calabrese.
«La sanità è una sfida complessa, soprattutto in Calabria, ma con determinazione stiamo dimostrando che anche qui si possono raggiungere standard di qualità», ha aggiunto Occhiuto. Le sue parole sono state accolte con applausi dai presenti, molti dei quali hanno vissuto in prima persona le difficoltà di un sistema sanitario che per anni ha sofferto di carenze croniche.
Tra i presenti, il Procuratore di Napoli Nicola Gratteri ha sottolineato l’importanza del progetto NOLE nel contrastare la migrazione sanitaria. «Questo reparto rappresenta l’inizio della fine per chi era costretto a cercare cure fuori regione» ha affermato, ricordando l’impegno del dottor Peppe Longo, oncologo originario di Portigliola, che per anni ha offerto visite gratuite ai pazienti più bisognosi. Gratteri ha evidenziato come la presenza di strutture di alta qualità sul territorio non solo riduca i disagi per i pazienti e le loro famiglie, ma contribuisca anche a rafforzare il senso di fiducia nelle istituzioni locali.
L’idea di intitolare il reparto al compianto dottor Giovanni Gondemi, promotore iniziale del progetto, ha trovato ampio consenso. «Sarebbe un riconoscimento doveroso per chi ha reso possibile tutto questo», ha dichiarato l’ex senatore Auddino, membro del comitato promotore. Condemi, ricordato da molti come un medico appassionato e determinato, ha lasciato un’impronta indelebile nella comunità locale e l’intitolazione del reparto rappresenterebbe un tributo significativo al suo operato.
Il nuovo reparto di oncologia, guidato da un rinnovato team di medici e infermieri, punta a garantire cure vicine ai pazienti, riducendo i disagi e migliorando l’esperienza di chi affronta percorsi terapeutici. La dottoressa Lucia Di Furia, direttrice dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, ha sottolineato che «le persone sono il cuore della sanità» e che investire sulla qualità assistenziale è la chiave per migliorare i servizi offerti. La Di Furia ha anche evidenziato l’importanza di creare un ambiente accogliente per i pazienti, ricordando che un contesto sereno può influire positivamente sui percorsi di cura.
Questa inaugurazione rappresenta un punto di partenza per la sanità pubblica nella Locride, un segnale di rinascita per un territorio che vuole costruire un futuro migliore attraverso progetti concreti e ambiziosi. Le sfide sono ancora molte, ma la strada intrapresa sembra essere quella giusta, con una visione chiara e il coinvolgimento di tutti i livelli della comunità, dalle istituzioni ai cittadini. La speranza è che questo sia solo il primo di una serie di interventi che possano ridisegnare il volto della sanità calabrese, offrendo servizi sempre più efficienti e accessibili.