
Di Pietro Molinaro – Consigliere Regionale
Sono davvero felice e ringrazio il Direttore Generale De Salazar, il Presidente Occhiuto e tutti gli operatori sanitari che se ne occuperanno, per la collocazione all’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza della Culla per la Vita contro l’abbandono neonatale e l’infanticidio che verrà presentata domani, 30 gennaio, alle ore 10:30. Parteciperò a questo evento, per me è importante, peraltro alla vigilia della giornata della Vita, anche perché ho proposto al Consiglio Regionale uno specifico Ordine del Giorno,Culle per la vita: un’opportunità per le donne a tutela della vita, approvato all’unanimità nella seduta del 20 novembre scorso. La sua mission è duplice: da un lato ha l’obiettivo di diffondere la vigente Normativa italianache consente alle future mamme, italiane o straniere in grave difficoltà, di partorire in anonimato e sicurezzain tutte le strutture ospedaliere pubbliche.Dall’altro, attraverso l’installazione della culla termica all’interno dell’ospedale, sioffre un’alternativa alle madri che, per gravi motivi, arrivano alla dolorosa decisione di separarsi dal proprio bambino. La culla rappresenta, infatti, un aiuto e una speranza per scongiurare gesti disperati come l’abbandono dei neonati per strada o nei cassonetti. Questa concretizzazione offre all’interno del nostro ospedale un luogo sicuro, quale è appunto la culla, dedicata alle mamme in difficoltà che non possono occuparsi del loro bambino appena partorito. Non posso che complimentarmi con l’iniziativa, che spero possa diffondersi anche in altre strutture pubbliche e private. Prendersi cura della vita nascente, accoglierla d amarla rappresenta un essenziale obiettivo, ancor più nelle situazioni di grande disagio e fragilità. La Calabria colma un gap: era una delle cinque regioni dove non era attiva la Culla per la vita. È una risposta generosa della nostra comunità ai recenti fatti di cronaca che hanno contrassegnato Cosenza e che apre le porte all’adozione e all’affido. Ci pone poi un altro obiettivo: intercettare in anticipo le donne in difficoltà e supportarle in modo adeguato potenziando i consultori con strutture, personale e risorse adeguate di costruire insomma luoghi di fiducia, di accoglienza e di ascolto che non siano solo erogatori di servizi ma di relazioni generative, anche con il coinvolgimento delle associazioni. Prospettive ancora più ampie, ariose, che portano molto più lontani!