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Bulzomì: “Serve una riforma strutturale della sanità che passi anche dalla classe dirigente”

Dalla Segreteria Udc Calabria

“A fronte della drammatica situazione in cui versa la Sanità calabrese, ritengo doveroso intervenire pubblicamente per esprimere alcune considerazioni che non possono più essere ignorate. Non si tratta di puntare il dito contro qualcuno, ma di analizzare dati concreti e offrire spunti di riflessione affinché si possano trovare soluzioni adeguate nell’interesse di tutti i cittadini.”
Così il segretario regionale dell’Udc, Salvatore Bulzomì, tramite una nota stampa.
“Il fenomeno della mobilità passiva, che costa alle casse calabresi la cifra impressionante di 301 milioni di euro, rappresenta un punto di criticità gravissimo e riguarda anche interventi di bassa complessità che potrebbero e dovrebbero essere gestiti all’interno della nostra regione. Questa emorragia di risorse – prosegue il segretario Bulzomì, – oltre a penalizzare i cittadini costretti a rivolgersi fuori regione per ricevere cure adeguate, impoverisce ulteriormente il nostro sistema sanitario. Un altro dato allarmante è il mancato aggiornamento e la mancata presentazione dei piani del fabbisogno del personale sanitario. Solo per fare un esempio concreto si può citare la situazione critica degli infermieri e degli operatori sociosanitari della provincia di Vibo Valentia, che da troppo tempo attendono risposte e interventi concreti per migliorare le condizioni lavorative e garantire un’assistenza dignitosa ai pazienti.”
“Tutti parlano di Sanità – spiega ancora Bulzomì, – ma è necessario basarsi su dati ufficiali e certificati. Invito pertanto tutti a consultare l’ultimo rapporto Agenas del Ministero della Salute, che fotografa in modo chiaro e inequivocabile lo stato attuale del nostro sistema sanitario regionale. Riconosco l’impegno del Presidente Roberto Occhiuto, che in questi anni ha svolto il difficile ruolo di Commissario della Sanità calabrese. Tuttavia, è fondamentale che si valuti con attenzione la classe dirigente chiamata a gestire la Sanità regionale. La figura del Direttore Generale della Sanità, in base agli atti pubblicati, sembra mancare di una reale programmazione strategica. Lo stesso discorso vale per i subcommissari, che, pur essendo di nomina governativa, dovrebbero essere messi nelle condizioni di operare con maggiore incisività. Mi preme sottolineare che almeno uno di essi è calabrese e ha già ricoperto incarichi di rilievo, come la direzione generale dell’Ospedale Melacrino Morelli, e dunque conosce bene le criticità del nostro sistema sanitario.”
“Mi auguro – conclude il segretario dell’Udc – che il Presidente Occhiuto intervenga con determinazione per avviare un processo di riforma concreto e risolutivo, nell’interesse esclusivo dei cittadini calabresi, che hanno diritto a un sistema sanitario efficiente, dignitoso e all’altezza delle loro necessità.”

Foto di strettoweb.com

Redazione

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