Reggio Calabria tra infrastrutture e cultura: l’appello di Giuseppe Falcomatà

Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha lanciato un forte appello su due fronti cruciali per il futuro della città e della regione: da un lato, la questione dell’Alta Velocità e delle infrastrutture, dall’altro, il tanto atteso avvio dei lavori per il Museo del Mare, simbolo di rinascita culturale ed economica.
In merito all’Alta Velocità, il sindaco ha dichiarato: «Sull’Alta Velocità in Calabria il Governo fa il gioco delle tre carte. È un’offesa all’intelligenza di tutti i calabresi». Secondo Falcomatà, quando, mesi fa, la questione delle risorse destinata al settore era stata sollevata in maniera legittima, le risposte ricevute avevano minimizzato le preoccupazioni della comunità, bollando i dubbi come disfattismo. Oggi, alcuni tra i principali esponenti della destra regionale, di fronte a evidenze ormai inconfutabili, tentano di sollevare gli scudi contro il Governo, nonostante la loro parte politica abbia a lungo guidato il Paese. «È un teatrino indecente che si gioca sulla pelle di tutti i calabresi», ha sottolineato il sindaco, criticando aspramente la mancanza di una guida efficace a livello nazionale e regionale. Falcomatà ha evidenziato come, mentre in tutta Europa scrosciano finanziamenti per infrastrutture di rilievo, la Calabria rimane indietro, imprigionata in un sistema che insiste nel puntare sull’Alta Velocità ferroviaria e su arterie stradali sempre più decadenti. Inoltre, ha messo in luce il continuo utilizzo della bandiera del Ponte sullo Stretto da parte della destra, definendolo un progetto lacunoso che sottrae ulteriori risorse ai fondi della coesione, contribuendo a perpetuare il divario storico tra il Mezzogiorno e il resto d’Italia. «I calabresi non si faranno prendere in giro da questo assurdo gioco al massacro», ha aggiunto, invitando gli esponenti regionali a mettere da parte gli interessi di partito e a chiedere finalmente parole chiare sul tema delle infrastrutture, affinché non si rubi il futuro della Calabria.
Parallelamente, Falcomatà ha annunciato una notizia di grande rilievo per la città: «Ci siamo. Quello che per anni è stato solo un bellissimo render, a breve sarà realtà». Il sogno architettonico di Zaha Hadid prenderà forma con la posa della prima pietra del Museo del Mare, prevista per il prossimo 22 febbraio. Il sindaco ha spiegato che, dopo anni di lavoro per individuare una linea di finanziamento solida, il Ministero della Cultura ha inserito l’opera tra i 14 attrattori culturali a livello nazionale, destinando inizialmente 53 milioni di euro, poi aumentati a 61 milioni, e prevedendo ulteriori 60 milioni di fondi europei con la programmazione Pn Metro Plus nel 2024. «Complessivamente, lo stanziamento è di 121 milioni di euro, il più alto mai destinato a Reggio nella storia della Città», ha dichiarato Falcomatà, sottolineando come questo investimento realizzerà la più grande e bella opera del Mezzogiorno, di rilevanza non solo regionale, ma anche europea e mediterranea.
Il sindaco ha proseguito illustrando i passaggi finali dell’iter burocratico: nelle scorse giornate sono state consegnate definitivamente le aree all’impresa Cobar Spa e, tra qualche settimana, si darà il via al cantiere. Questa opera, oltre ad avere un impatto culturale ed economico, diventerà un importante punto di riferimento per studenti, ricercatori, giovani architetti e ingegneri. «Sarà la ciliegina sulla torta per una città proiettata al futuro», ha concluso Falcomatà, ricordando come, dopo una scalata che dieci anni fa sembrava impossibile, Reggio sia ormai a un passo dalla vetta e invitando tutti a continuare insieme questo percorso verso nuovi traguardi.
In sintesi, il Comune di Reggio Calabria si confronta con le criticità infrastrutturali che affliggono la regione, chiedendo interventi chiari e concreti e, al contempo, si prepara a inaugurare un progetto culturale ambizioso che promette di segnare una svolta per il territorio.