A Bovalino la prima seduta del comitato Bovalino-Bagnara

Di Davide Codespoti
Si terrà a Bovalino, nella sala consiliare del Comune calabrese, venerdì 7 febbraio, alle ore 17:00, la prima riunione operativa del neocostituito Comitato Bovalino-Bagnara, fondato il 24 gennaio scorso, presieduto da Vincenzo Oliverio, sindaco di Melicuccà con Rosario Sergi, primo cittadino di Platì, come vicepresidente.
Nel direttivo sono presenti anche i sindaci di Bovalino (Vincenzo Maesano), Careri (Giuseppe Pipicella), Gioia Tauro (Simona Scarcella), Bagnara (Adone Pistolesi) e Oppido Mamertina (Giuseppe Morizzi). Oltre quelli già citati, del comitato fanno parte 30 Comuni in totale, sia sul versante ionico (Ardore, Benestare, Bianco, Caraffa del Bianco, Samo, Sant’Agata del Bianco, Africo, San Luca e Sant’Ilario dello Ionio), sia su quello tirrenico (Seminara, Cosoleto, Delianuova, Santa Cristina d’Aspromonte, San Procopio, Sinopoli, Sant’Eufemia d’Aspromonte, Varapodio, Terranova, Scido, Scilla).
Alla riunione sono invitati a partecipare tutti i sindaci e i Presidenti di Consiglio comunale dei Comuni aderenti, al fine di porre nuovamente la giusta attenzione politica su un’infrastruttura troppo a lungo dimenticata e che sarebbe strategica per lo sviluppo socio-economico di tutti i paesi del comprensorio, non solo dei Comuni di Bovalino e di Bagnara. Pertanto, stavolta si è deciso di coinvolgere anche le entità locali che si trovano nella zona del tracciato dell’arteria autostradale o nelle sue immediate vicinanze.
Primo obiettivo è quello di far in modo che la costruzione della Bovalino-Bagnara ritorni al centro dell’agenda politica infrastrutturale sia regionale sia nazionale, dopo il prematuro abbandono dei lavori iniziati nella zona di Platì sul versante ionico e dello Zilastro su quello tirrenico. Un forte passo simbolico sarebbe quello di far approvare, in ogni Consiglio comunale dei municipi aderenti, all’unanimità una mozione che impegna le varie amministrazioni a sostenere la costruzione di questa infrastruttura.
Ulteriori passi da fare saranno esaminati più avanti nel tempo; tra questi potrebbero anche figurare assemblee cittadine pubbliche o consigli comunali aperti per discutere con la cittadinanza dell’importanza dell’opera e indurla a sostenere il progetto.
Foto: reggiotoday.it