
Il Gruppo del Partito Democratico della Calabria esprime forte preoccupazione per la gestione delle istituzioni regionali da parte della maggioranza di centrodestra, denunciando atteggiamenti poco trasparenti e una scarsa programmazione su temi di fondamentale importanza per il futuro della Regione.
Uno dei punti cruciali sollevati dal consigliere regionale Raffaele Mammoliti riguarda il funzionamento delle istituzioni e il diritto di iniziativa legislativa dei consiglieri regionali. «Piegare il funzionamento delle istituzioni alla mera logica di maggioranza provoca danni incalcolabili che indeboliscono il prestigio e l’autorevolezza delle istituzioni, alimentando un sentimento di antipolitica già abbastanza diffuso», afferma Mammoliti. Il consigliere ha evidenziato come la sua proposta di legge relativa al contenimento dei costi della politica, inizialmente inserita all’ordine del giorno della I Commissione, sia stata successivamente rimossa senza alcuna spiegazione, nonostante fosse stato richiesto il suo inserimento nel prossimo Consiglio regionale. «Non esiste nessun luogo che possa comprimere la funzione e la prerogativa del consigliere regionale», ha ribadito, auspicando un confronto trasparente sulla proposta e sul suo inserimento nei lavori consiliari.
Un altro tema centrale nell’azione del Partito Democratico riguarda la riforma dell’assetto amministrativo della Regione Calabria. I consiglieri regionali del PD hanno chiesto ufficialmente l’avvio dell’iter legislativo della proposta di legge sul Riordino delle funzioni amministrative della Regione Calabria, già depositata presso la I Commissione Affari Istituzionali. “È arrivato il momento, a cinquant’anni dall’avvio del regionalismo, di avviare quel processo per il quale le regioni sono state pensate: non organi di gestione, ma di programmazione e controllo, valorizzando il ruolo e la funzione degli enti di prossimità, a partire dai comuni”, si legge in una nota ufficiale. Tra le misure proposte vi sono il rafforzamento della cooperazione tra enti locali e Regione, la ridefinizione del riparto delle funzioni amministrative nei settori chiave come turismo e ambiente e il coinvolgimento attivo delle comunità locali nella programmazione regionale.
Sul fronte delle infrastrutture, il consigliere regionale Giovanni Muraca ha espresso seria preoccupazione per le dichiarazioni dell’assessore ai Trasporti Caracciolo, che ha affermato come non vi siano problemi di finanziamenti per l’Alta Velocità in Calabria. «Un’affermazione surreale, considerando che lo stesso presidente Occhiuto ha dichiarato che per l’opera mancano almeno un miliardo di euro solo per arrivare a Praia a Mare», ha sottolineato Muraca. «Se mancano i fondi per arrivare a Praia a Mare, a Reggio Calabria quando ci si arriverà? Nel 2040?» Il Partito Democratico denuncia da tempo la totale assenza di programmazione e trasparenza sullo sviluppo infrastrutturale della Regione, evidenziando il rischio che la Calabria rimanga esclusa dai grandi collegamenti ferroviari. «Siamo stanchi delle bugie e delle smentite interne alla stessa maggioranza», ha concluso Muraca, chiedendo che il governo regionale e nazionale facciano chiarezza immediata e garantiscano ai calabresi infrastrutture moderne ed efficienti.
Un’ulteriore criticità riguarda la gestione delle risorse pubbliche, con particolare riferimento ai finanziamenti destinati alla Sacal, la società che gestisce gli aeroporti calabresi. Il gruppo consiliare del PD ha denunciato il tentativo di erogare oltre 34 milioni di euro alla società senza una chiara identificazione delle fonti di copertura e senza un’adeguata analisi costi-benefici. “Quanto avvenuto oggi in I Commissione è l’ennesimo esempio di un atteggiamento irresponsabile da parte dell’attuale governo regionale”, affermano i consiglieri democratici. Il Partito Democratico ricorda come la stessa Corte dei Conti abbia sollevato gravi criticità sulla gestione della Sacal, mettendo in discussione i criteri utilizzati per quantificare le spese per il consolidamento delle rotte aeree. “Si tratta di un quadro d’insieme che conferma le nostre preoccupazioni: la Regione Calabria non può diventare un bancomat per operazioni opache”, sottolineano i consiglieri, annunciando un’intensificazione dell’azione di vigilanza per garantire una gestione trasparente ed efficiente delle risorse pubbliche.
Di fronte a queste problematiche, il Partito Democratico della Calabria continua a chiedere maggiore trasparenza, programmazione e rispetto delle istituzioni, nell’interesse esclusivo dei cittadini calabresi.