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Succurro teme il confronto con la popolazione e convoca il Consiglio Comunale alle 9 del mattino

Dal Comitato 18 Gennaio

Il Comitato 18 Gennaio prende atto del documento sottoscritto da 13 Associazioni, dalle Organizzazioni Sindacali (CGIL e CISL) e da singoli cittadini che hanno dato vita al Comitato SI-LA Salute Bene Comune subito dopo la grave vicenda della morte di Serafino Congi il 4 gennaio scorso.
Lo stesso Comitato condivide le ragioni e le valutazioni che hanno portato alla decisione di non partecipare al Consiglio Comunale di venerdì 7 Febbraio.
Di fronte alla grave condizione dei servizi sanitari e all’allarmante stato di inefficienza del servizio di emergenza/urgenza e pronto soccorso, sarebbe stato ed è necessario assumere una forte iniziativa unitaria atta a favorire il coinvolgimento dell’intera popolazione per chiedere e ottenere misure urgenti e adeguate a garantire tutela e sicurezza per i cittadini e per le comunità che vivono sulla montagna. Corrispondente, precisamente, proprio a quanto richiesto dai Sangiovannesi con la partecipata manifestazione silenziosa, subito dopo la drammatica vicenda di Serafino.
Il Consiglio Comunale aperto ed urgente richiesto a conclusione di quella manifestazione è stato convocato dopo oltre un mese.
Significativo è ancora il fatto che il Consiglio Comunale, che avrebbe dovuto essere aperto alla popolazione, sia stato convocato alle nove della mattina.
È evidente lo scopo di non consentire la partecipazione popolare.
Come si può ben capire, un Consiglio Comunale aperto, fissato alle nove della mattina, non sarà partecipato per la semplice ragione che a quell’ora i cittadini sono a lavoro e i giovani a scuola.
È grave e non può essere sottovalutato quanto si sta verificando nella nostra città.
Una condotta arrogante, lontana dai bisogni della comunità calpesta la democrazia e indebolisce il tessuto sociale.
In un momento difficile come quello che stiamo vivendo è necessaria l’unità e la partecipazione del popolo.
Scelte e comportamenti divisivi servono solo a indebolire la comunità e le sue sacrosante rivendicazioni.

La storia insegna che la nostra comunità ha saputo difendersi e realizzare obiettivi di avanzamento civile e sociale, quando unita ha lottato per i propri diritti, quando la democrazia si è alimentata della partecipazione popolare.
La lotta per il diritto alla tutela della salute, per la sicurezza e il pronto soccorso in caso di necessità e urgenza è una priorità e ha bisogno di tutti.
Democrazia e partecipazione sono fondamentali per rendere incisiva questa battaglia per la difesa della vita.
La prossima settimana si terrà un’assemblea popolare aperta all’apporto di chiunque voglia partecipare e dare il proprio contributo a questa battaglia.

Redazione

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