Carabinieri: sequestrate una discarica abusiva e una piantagione di marijuana

Le forze dell’ordine hanno recentemente condotto due importanti operazioni a tutela del territorio e della sicurezza pubblica. I Carabinieri della Compagnia di Palmi, con il supporto dell’8º Nucleo Elicotteri Carabinieri di Vibo Valentia, hanno scoperto e sequestrato una vasta discarica abusiva di rifiuti speciali, mentre i militari della Stazione di Catona, in collaborazione con il Gruppo Carabinieri Forestali di Reggio Calabria, hanno individuato una piantagione di 1.800 piante di marijuana e arrestato due persone.
Sequestrata una discarica abusiva lungo la Palmi-Tonnara
Grazie a un servizio di perlustrazione aerea, i militari hanno individuato un’area recintata contenente numerosi rifiuti pericolosi, tra cui carcasse di veicoli, materiali plastici e ferrosi. La presenza di questi rifiuti rappresentava una grave minaccia per l’ecosistema e la salute pubblica.
L’intervento tempestivo ha portato al sequestro dell’area e alla denuncia dei proprietari del terreno per gestione illecita di rifiuti. L’operazione rientra nel più ampio impegno dell’Arma dei Carabinieri per contrastare i crimini ambientali e tutelare il patrimonio naturale.
Scoperta una piantagione di marijuana a Rosalì
Nel corso di un controllo sugli allacci abusivi alla rete elettrica nella frazione Rosalì di Reggio Calabria, i Carabinieri hanno scoperto un capannone agricolo con una piantagione di 1.800 piante di marijuana. All’interno della struttura, i militari hanno rinvenuto tre serre dotate di un avanzato sistema di illuminazione e ventilazione, oltre a sedici sacchi di marijuana già essiccata per un peso complessivo di oltre 170 chilogrammi.
I due proprietari della struttura hanno dichiarato che si trattava di cannabis light, ma le analisi condotte presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria hanno confermato che il valore di THC era superiore ai limiti di legge. Di conseguenza, i due soggetti sono stati arrestati per furto di energia elettrica e denunciati per coltivazione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
Il contrasto ai reati ambientali e al traffico di droga
Queste operazioni dimostrano l’importanza del monitoraggio del territorio e della collaborazione tra le forze dell’ordine e le istituzioni scientifiche. L’Arma dei Carabinieri, grazie all’utilizzo di strumenti tecnologici avanzati e alla sinergia con l’Università Mediterranea, continua a contrastare con determinazione i reati legati all’inquinamento ambientale e al traffico di droga.
Attualmente, i procedimenti penali relativi ai due casi si trovano nella fase delle indagini preliminari e per le persone coinvolte vige il principio di presunzione di innocenza fino a eventuale condanna definitiva.