Un omaggio a Costantino Dardi: l’intitolazione dell’Aula Magna al Liceo Zaleuco

Il Liceo Scientifico Zaleuco, sede centrale del Polo Liceale Zaleuco – Oliveti – Panetta – Zanotti, ha ospitato il 15 febbraio scorso un evento di grande rilievo dedicato all’intitolazione dell’Aula Magna all’architetto Costantino Dardi, progettista dell’intero istituto. L’iniziativa, fortemente voluta dalla Dirigente Scolastica Carmela Rita Serafino, ha visto la partecipazione di personalità accademiche, istituzionali e religiose unite per celebrare il lavoro di un grande architetto. Il convegno, intitolato Semplice, lineare, complesso, ha esplorato lo stile di Dardi, la cui opera è stata definita una “configurazione centrale”, incentrata sull’uso della geometria come principio fondante. Questo approccio ha trasformato la geometria in un linguaggio universale, capace di coniugare bellezza e simbolismo.
L’evento è iniziato con l’esecuzione dell’Inno di Mameli dalla band Gin Lemon, seguita dalla Dirigente Serafino, che ha sottolineato l’importanza di celebrare una figura fondamentale per la cultura architettonica. Il convegno ha preso spunto dal libro di Dardi Gioco sapiente: tendenze della nuova architettura, in cui l’architetto analizza l’importanza della geometria nella progettazione. In particolare, Dardi sosteneva che “la geometria è il nostro principio fondante”, capace di conferire alle costruzioni una dimensione simbolica.
Il momento culminante è stato l’annuncio della Dirigente Serafino, che ha ufficializzato che «l’Aula Magna del Liceo Zaleuco si chiamerà Costantino Dardi», un atto di riconoscimento e omaggio a un grande maestro. L’Aula Magna, caratterizzata da un cubo attraversato da un cilindro, sintetizza l’essenza della sua visione architettonica, un equilibrio tra semplicità e complessità.
Numerosi gli interventi che hanno arricchito la giornata. Paolo Albano, curatore del progetto Città del Mare, ha ricordato l’importanza del progetto originale e dell’integrità dell’opera di Dardi. Il Sindaco Giuseppe Fontana ha parlato del rapporto tra memoria storica e innovazione, mentre il Vicesindaco metropolitano Carmelo Versace ha definito il Liceo Zaleuco un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale. Il Vescovo, Monsignor Francesco Oliva, ha sottolineato il valore della scuola come luogo di speranza, e l’avvocato Carmela Neri ha citato l’articolo 9 della Costituzione, che tutela il paesaggio e il patrimonio culturale. Il Rettore dell’Università di Reggio Calabria Giuseppe Zimbalatti ha messo in guardia sul rischio di appiattimento culturale causato dall’Intelligenza Artificiale.
Il pomeriggio ha visto la presentazione del Dardi Lab, uno spazio di ricerca in cui gli studenti delle classi III B e IV B hanno esposto i loro lavori, analizzando le opere di Dardi e proponendo valorizzazioni dell’edificio scolastico. Gli studenti hanno anche curato l’organizzazione dell’evento, gestendo l’accoglienza con grande professionalità.
Nel dibattito Tavolo Dardi: Professione, Architettura e Contemporaneità, Ilario Tassone ha discusso il ruolo dell’architetto moderno, mentre Martino Milardi ha sottolineato come Dardi sia ancora una fonte di ispirazione. Gli avvocati Antonio Lacopo e Antonio Alvaro hanno ripreso il tema del legame tra diritto e bellezza, e i musicisti Tommaso Marletta e Alessandra Laganà hanno messo in luce la dimensione poetica dell’architettura.
La giornata si è conclusa con la consegna di omaggi simbolici, tra cui tavolette in terracotta realizzate dagli studenti del Liceo Artistico di Siderno, stampe del logo della scuola donate da Paolo Albano, e un’opera di oreficeria per Domitilla Dardi, figlia dell’architetto. Un gesto di riconoscenza per una giornata che ha celebrato l’eredità culturale di Costantino Dardi, facendo emergere l’importanza di preservare e valorizzare il pensiero di un grande maestro.
L’evento viene efficacemente riassunto dalle parole di Carlo Farroni: “L’architettura è un sogno, la geometria il suo racconto, il manufatto la realizzazione del sogno, l’architetto colui che racconta sogni”. Un’affermazione che sintetizza l’essenza dell’architettura: un sogno che prende forma, continuando a ispirare le generazioni future.