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Monasterace: scontro tra opposizione e sindaco per il provvedimento sulle ore di accesso agli atti

Il Capogruppo Consiliare di opposizione di Monasterace, Palmiro Spanò, ha diffuso un duro comunicato in cui spiega le ragioni della sua assenza alla seduta del consiglio comunale del 27 febbraio. La motivazione principale della protesta risiede nell’adozione del provvedimento sindacale nº 1.178 del 10 febbraio, che limita a sole due ore al mese la facoltà dei consiglieri di accedere agli atti e svolgere il proprio mandato istituzionale.
Secondo Spanò, tale restrizione sarebbe in palese contrasto con la legislazione vigente e con il regolamento comunale, che prevede giorni settimanali di accesso, non due sole ore al mese. In seguito alle critiche, il sindaco ha giustificato il provvedimento affermando che “si è reso necessario per non intralciare il funzionamento degli uffici, già oberati di lavoro e sotto organico”. Tuttavia, Spanò replica sottolineando che nessun funzionario ha mai lamentato interferenze da parte dell’opposizione.
Il 18 febbraio la Prefettura di Reggio Calabria ha richiesto chiarimenti sul provvedimento, e il giorno successivo il sindaco ha ribadito che la misura era stata adottata per “evitare interferenze quotidiane da parte dei consiglieri” e per permettere agli uffici di completare entro il 28 febbraio la predisposizione degli atti per il bilancio di previsione. Solo in questa sede è stata esplicitata la presunta temporaneità del provvedimento, che tuttavia nel testo originale non conteneva alcuna indicazione in tal senso.
Spanò denuncia che questa decisione configura una compressione arbitraria del diritto dei consiglieri comunali di accesso agli atti e di controllo sull’attività amministrativa, diritto garantito dal TUEL e da precedenti giurisprudenziali. L’opposizione, composta dai gruppi consiliari Mo’ Si Cambia (10,35% dei voti) e un’altra lista di opposizione (39,58% dei voti), rappresenta circa il 50% della popolazione di Monasterace. Limitare l’accesso agli atti a sole due ore al mese significa, secondo Spanò, ridurre il ruolo dell’opposizione a una mera formalità, ostacolando la trasparenza e la partecipazione democratica.
L’opposizione ha chiesto ufficialmente la revoca del provvedimento, ma finora il sindaco non ha preso alcun provvedimento in tal senso. Spanò ha dunque chiesto un incontro con il Prefetto per esporre la situazione e richiedere un intervento istituzionale.
Nel comunicato, Spanò affronta anche un’altra questione di grande rilevanza: la scelta dell’amministrazione di affidare il recupero dei tributi arretrati a una società privata, la Gestitalia Srl, che tratterrà il 6% delle somme recuperate. L’opposizione critica questa decisione, evidenziando i possibili danni sociali derivanti da un recupero crediti aggressivo, con il rischio di fermi amministrativi e prelievi forzosi a danno delle fasce più deboli della popolazione.
Secondo Spanò, sarebbe stato più opportuno affidare il servizio a personale interno del Comune, aumentando le ore lavorative dedicate al recupero crediti e adottando piani di rateizzazione lunghi per agevolare i cittadini in difficoltà. Il consigliere sottolinea che questa proposta era stata avanzata più volte in modo collaborativo, ma è stata ignorata dalla maggioranza, che ha optato per una gestione privatistica del servizio.
Spanò conclude il comunicato esprimendo la speranza di un ripristino del confronto civile tra maggioranza e opposizione, auspicando che il sindaco ritiri il provvedimento restrittivo e rivaluti la scelta sulla gestione dei tributi arretrati. Tuttavia, ribadisce che fino a quando queste questioni non saranno risolte, l’opposizione continuerà a denunciare ogni tentativo di limitare la democrazia e i diritti dei consiglieri comunali.

Francesca Sabatini

Giornalista d’assalto e senza peli sulla lingua, Francesca sarebbe disposta davvero a tutto pur di raccontare la verità. La sua esperienza nel settore dell’audiovisivo ne fa una professionista a tutto tondo, ma è nell’elaborazione dei testi che la Sabatini dà il meglio di sé. Mente brillante al servizio di un territorio che intende “rovesciare come un calzino”, non c’è stenografo che possa tenerle testa o opinionista da salotto che possa leggere le sfumature della realtà politica locale come lei ci ha abituato a fare. Il suo sogno? Essere la prima a raccontare l’incontro con una civiltà aliena.

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