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Reggio firma la Carta Etica per la parità di genere nello sport e guarda al futuro

Nel salone dei Lampadari Italo Falcomatà di Palazzo San Giorgio, è stata firmata la Carta Etica per il superamento dei divari e delle discriminazioni di genere nello sport. L’Amministrazione comunale e l’assessorato alle Pari opportunità, diretto da Anna Briante, hanno accolto la proposta del Soroptimist International d’Italia e dell’Associazione Nazionale Atlete (Assist). Questo evento si inserisce all’interno delle iniziative per la Giornata internazionale della donna, e segue la consegna dei premi 8 marzo come parte del programma Oltre le mimose. Percorsi di consapevolezza collettiva.
Durante l’incontro, è emerso che lo sport è uno dei settori in cui è necessario ripristinare condizioni di parità tra uomini e donne, sebbene si siano fatti progressi negli ultimi anni. L’assessore Briante ha sottolineato che ci sono ancora disuguaglianze significative, in particolare in sport come calcio e golf, dove i premi partita per le donne sono ancora molto inferiori rispetto a quelli per gli uomini. Inoltre, l’amministrazione si impegnerà a garantire la vivibilità degli impianti sportivi, soprattutto per le attività non agonistiche, dove spesso le ragazze si trovano in minoranza e in condizioni di difficoltà.
Il progetto include l’impegno per prevenire e contrastare molestie e abusi nel mondo dello sport e promuovere percorsi culturali e formativi che favoriscano un’ulteriore inclusione. La Carta Etica, che non è solo una dichiarazione di intenti ma anche un documento con meccanismi operativi, impegna le istituzioni a garantire il diritto delle bambine a praticare qualsiasi disciplina sportiva e a prevenire ogni forma di discriminazione di genere.
Nel contempo, Reggio Calabria ha recentemente partecipato alla selezione per il titolo di Capitale della Cultura 2027, nonostante non sia riuscita a ottenere la vittoria, che è andata a Pordenone. Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha espresso soddisfazione per la partecipazione alla gara, affermando che la candidatura ha risvegliato un forte spirito identitario nella città, coinvolgendo associazioni, istituzioni e cittadini. Il progetto Cuore Mediterraneo, che ha reso la città una delle finaliste, continuerà a crescere e svilupparsi, con il sostegno delle istituzioni e del Ministero della Cultura, che finanzierà comunque alcune delle attività previste nel dossier.
Il Presidente del Consiglio comunale Vincenzo Marra ha sottolineato che il progetto Cuore Mediterraneo ha ricevuto riconoscimenti trasversali e si continuerà a lavorare per realizzare gli investimenti e le attività previste, puntando sulla qualità e sostenibilità dei progetti. Nonostante la sconfitta, Marra ha rimarcato che il percorso di riqualificazione e sviluppo culturale non si esaurisce con la proclamazione di Pordenone, poiché Reggio Calabria ha una identità culturale che non ha nulla da invidiare a quella delle altre città.
L’impegno per la crescita della città e la valorizzazione del suo patrimonio culturale continua, con il programma di iniziative culturali che contribuirà a consolidare la sua posizione come punto di riferimento culturale nel Mediterraneo, proseguendo con una serie di eventi e progetti che dureranno fino al 2027 e oltre.
Reggio Calabria guarda al futuro con ottimismo, determinata a lasciare un segno indelebile nel panorama culturale nazionale e internazionale.

Umberto Landi

Dotato di abilità ai limiti del sovrumano, Umberto appartiene a quella nuovissima categoria di supergiornalisti che sanno farsi notare poco ma sono in grado di produrre tantissimo. La sua capacità di osservazione e la sua rapidità nel produrre testi interessanti ed efficaci è straordinaria, tanto che c’è persino chi è pronto a giurare che sia il frutto di un segretissimo esperimento di bioingegneria. Di poche parole, ha deciso di mettere le proprie capacità al servizio del territorio, senza mai giudicare ma sempre pronto a stimolare le riflessioni degli altri.

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