AttualitàEnti locali

SP9 e SP95 nel degrado: appello per la sicurezza stradale nella Vallata dello Stilaro

Di Palmiro Spanò – Capogruppo Consigliare “Mo’ Si Cambia” del Comune di Monasterace

“… e se la SP95 piange, la SP9, la più importante, non ride!”
Cosi scrive su fb l’ex dirigente dell’ufficio tecnico del comune di Stilo. Lo faccio mio e lo giro al sindaco della Città Metropolitana di RC e ai primi cittadini e consiglieri comunali della Vallata perché ne prendano atto e agiscano.
Se la SP95 piange, la più importante SP9 non ride. Infatti è cosi. La storica SS 110 di Monte Cucco e monte Pecoraro, l’antica strada dei due mari che da Pizzo, sul versante tirrenico, dopo aver attraversato le Serre Calabre, raggiunge Monasterace sul Mar Ionio. E nel tratto di territori di competenza della Città Metropolitana di Reggio Calabria, la strada versa in condizioni pietose. Questo a dimostrazione di quanto siano cambiate le sensibilità e l’impegno dei diversi gestori della strada. Chi, come me, ricorda la vecchia gestione ANAS ha ben presente la costante manutenzione dedicata alla Strada Regia dai cosiddetti cantonieri dei quali, in territorio di Stilo, se ne contavano ben quattro (+ due nel territorio di Monasterace). Orbene, da quando la gestione è passata all’Area Metropolitana, la strada riceve scarsissima manutenzione (peraltro fatta in malo modo), tant’è che oggi si presenta sconnessa, dissestata, deformata e pericolosa. In più tratti, a partire dalla località Trellari, periferia sud di Stilo, in località Pannas, il corpo stradale è fessurato e risente chiaramente dei movimenti franosi a valle. La medesima situazione si riscontra in località Roseto, in cui fratture e avvallamenti mettono a rischio la circolazione stradale e chi non se ne accorge rischia di spaccare il motore (e la vita stessa). Stessa cosa in località Marone del comune di Monasterace. Nel complesso, questo tratto di strada abbandonata necessita di importanti interventi sia manutentivi che strutturali, altro che palliativi (leccatine di catrame che lasciano il tempo che trovano).
Dunque, tutta l’arteria, da Monasterace a Mangiatorella, di competenza della Città Metropolitana, necessita di immediati interventi, perché alcuni tratti presentano criticità alte che mettono a rischio l’incolumità di chi viaggia. Peraltro una strada che scorre sino alle Serre, in un ambiente incontaminato e di suggestiva bellezza. Una arteria importante per lo sviluppo che dovrebbe servire al meglio le aziende (la Mangiatorella) e l’area Industriale, i Bus che trasportano alunni e cittadini della vallata. Quale turismo se gli autobus deviano altrove per raggiungere Serra San Bruno a visitare la Certosa e i paesi della Vallata Stilaro? Quale sviluppo si può immaginare senza strade per camminare?
La politica non ha saputo ancora fare granché, anzi lo stato delle cose, come scrive giustamente l’ex dirigente, è fortemente peggiorato da quando la competenza è passata alla Città Metropolitana. Sottolineo che è l’unica arteria della vallata dello Stilaro, sino a Serra San Bruno, che il Re Ferdinando aveva costruito per le Ferriere e per le sue vacanze nei boschi della Ferdinandea, che portano il suo nome. Paesaggi incantevoli, ricchi di biodiversità, di vedute mozzafiato, di frescura d’estate e di neve d’inverno, di ricchi giacimenti culturali e artistici da vedere. Ma senza una strada sicura vince l’abbandono, l’isolamento e i paesi muoiono.
Il mio vuole essere un grido d’allarme alla politica affinché si prenda la responsabilità di fare e progettare. La gente è molto arrabbiata con buona ragione e perseverare significa far crescere lo scollamento tra politica e società, significa allontanare i cittadini dalla politica nella considerazione che questa serva a fare solo i personali interessi e non il bene comune.
Ebbene, la strada della vallata dello Stilaro va messa in sicurezza e sistemata senza perdere altro tempo in piccoli interventi manutentivi utili ma poco efficaci, leccatine di catrame da vergogna.
Chiedo ai signori in indirizzo di attivarsi, ognuno per le proprie responsabilità e competenze, di agire presto, farsi sentire dalla Città Metropolitana e subito prima che qualcuno ci lasci la vita. O si aspetti ancora una volta che intervenga la Magistratura dopo l’ennesima tragedia. Ai Sindaci in indirizzo: alzare la voce e, se mai, basta chiamare alla mobilitazione le popolazioni. Da troppo tempo si è muti, si tace, si guarda al proprio orticello o, al massimo, una telefonata o una missiva, niente di più. Ora serve una visione d’insieme, uno sforzo comune dei centri della Vallata, la mobilitazione o resteremo ulteriormente emarginati. È probabile che la politica di chi ne ha la responsabilità trascuri i doveri pubblici, è tutto da accertare per i mancati interventi di messa in sicurezza.
È ora che i sindaci e i consigli comunali protestino con seria e costante determinazione sui grandi temi dello sviluppo: viabilità e trasporti, sanità e turismo. Non perdiamo altro tempo! Ci si salva insieme, basta campanilismi.

Redazione

Redazione è il nome sotto il quale voi lettori avrete la possibilità di trovare quotidianamente aggiornamenti provenienti dagli Uffici Stampa delle Forze dell’Ordine, degli Enti Amministrativi locali e sovraordinati, delle associazioni operanti sul territorio e persino dei professionisti che sceglieranno le pagine del nostro quotidiano online per aiutarvi ad avere maggiore familiarità con gli aspetti più complessi della nostra realtà sociale. Un’interfaccia che vi aiuterà a rimanere costantemente aggiornati su ciò che vi circonda e vi darà gli strumenti per interpretare al meglio il nostro tempo così complesso.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button