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Alla scoperta dei sentieri dimenticati: domenica un’escursione tra natura, storia e leggenda

Domenica 30 marzo si terrà un’escursione imperdibile alla scoperta di Pietra Cappa, il monolite più grande d’Europa, situato nella suggestiva Vallata delle Grandi Pietre, nel cuore del Parco Nazionale dell’Aspromonte. L’evento fa parte del programma escursionistico 2025 I Sentieri Dimenticati e rappresenta un’opportunità unica per immergersi nella bellezza selvaggia della Calabria.
L’incontro è fissato per le ore 9:30 al Centro Commerciale Center Cross di Bovalino, punto di raduno per organizzare al meglio l’uso delle auto, data la disponibilità limitata di parcheggi nei pressi dell’inizio del sentiero. Da lì, si proseguirà in direzione dei Piani di Natile, da cui prenderà il via l’escursione alle ore 10:30. Il percorso si sviluppa lungo la SS 112bis, con svolta a sinistra dopo Natile Nuovo, seguendo le indicazioni per Pietra Cappa. Attraversato il borgo di Natile Vecchio, si giunge al termine della strada cementata, dove le auto verranno lasciate.

Pietra Cappa: una meraviglia geologica e culturale

Il nome Pietra Cappa compare in alcuni documenti medievali come Pietra Gauca, un termine che significa pietra vuota o scavata e che fa riferimento alla sua conformazione erosa dagli agenti atmosferici. Alta 140 metri e con una superficie di circa quattro ettari, questa imponente formazione rocciosa è una delle rarità geologiche più affascinanti del territorio. Il panorama che la circonda, caratterizzato da enormi massi modellati dal vento e dalla pioggia, ricorda i suggestivi paesaggi della Cappadocia.

La leggenda di Pietra Cappa

Oltre al suo valore naturalistico, Pietra Cappa è avvolta in un’aura di mistero grazie a una leggenda tramandata nel tempo. Si narra che, mentre predicava la buona novella, Cristo giunse ai piedi dell’Aspromonte con i suoi discepoli e chiese loro di raccogliere alcuni massi in segno di penitenza. Dio trasformò quei massi in fumanti pagnotte, tranne quello scelto dall’apostolo Pietro, che aveva raccolto solo un piccolo ciottolo per avarizia. Come punizione, Pietro ricevette solo un misero pezzo di pane, pentendosi amaramente del suo gesto. Fu allora che, sfiorando la pietra con un dito, la fece crescere fino a ricoprire l’intero territorio circostante, dando origine a Pietra Cappa.

Un percorso immerso nella natura

Il sentiero conduce attraverso uno scenario naturale straordinario. Dopo aver lasciato le auto, si percorre circa un chilometro fino all’area picnic di Serro Scaru, dove una salita a gradoni introduce al sentiero vero e proprio. Da qui si apre un panorama spettacolare su Pietra Cappa, che si svela in tutta la sua maestosità da diverse angolazioni.
L’itinerario prosegue fino al Casello di Calabria Verde di San Giorgio, un luogo che custodisce alcune secolari piante di castagno, piantate dai monaci Basiliani intorno al X secolo. Questo antico castagneto circondava il Monastero di San Giorgio, del quale restano ancora oggi evidenti tracce murarie e frammenti di colonne avvolti dai rovi. I Giganti di San Giorgio sono testimoni silenziosi di un’epoca di spiritualità e di trascrizione di antichi codici greci.
Lasciato il casello, dopo circa dieci minuti di cammino si giunge al sentiero che permette di circumnavigare Pietra Cappa, regalando scorci sempre nuovi su questo monumento naturale. Successivamente, si raggiunge la scalinata di Serro Scaru, per poi proseguire verso Pietra Tonda e le Rocche di San Pietro. Il percorso continua con una discesa attraverso un piccolo canyon, fino a raggiungere i piani del Monastero di Affrundi. Da qui, una strada sterrata sulla sinistra conduce a Serro du Stincu, punto dal quale si fa ritorno alle auto.

Un viaggio tra natura e storia

Questa escursione non è solo un’occasione per godere di paesaggi spettacolari e scorci mozzafiato, ma anche un vero e proprio viaggio nella storia e nelle tradizioni della Calabria. La presenza di antichi monasteri, vetuste piante di castagno e giganti formazioni rocciose rende questo itinerario un’esperienza unica, capace di trasmettere emozioni intense e suggestioni indimenticabili.
Non resta che preparare zaino e scarponi per vivere un’avventura straordinaria lungo i Sentieri Dimenticati dell’Aspromonte!

Francesca Sabatini

Giornalista d’assalto e senza peli sulla lingua, Francesca sarebbe disposta davvero a tutto pur di raccontare la verità. La sua esperienza nel settore dell’audiovisivo ne fa una professionista a tutto tondo, ma è nell’elaborazione dei testi che la Sabatini dà il meglio di sé. Mente brillante al servizio di un territorio che intende “rovesciare come un calzino”, non c’è stenografo che possa tenerle testa o opinionista da salotto che possa leggere le sfumature della realtà politica locale come lei ci ha abituato a fare. Il suo sogno? Essere la prima a raccontare l’incontro con una civiltà aliena.

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