A Limbadi la nuova Caserma dei Carabinieri simbolo di riscatto contro la ‘ndrangheta

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha inaugurato la nuova caserma dei Carabinieri di Limbadi, realizzata su un immobile confiscato alla potente cosca di ‘ndrangheta dei Mancuso. Intervenuto a nome del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che non ha potuto essere presente a causa di impegni istituzionali, nel suo intervento Piantedosi ha sottolineato l’impegno del Governo a garantire la sicurezza in tutta Italia. Piantedosi ha dichiarato infatti che la cerimonia a cui ha preso parte non ha solo un valore simbolico, ma rappresenta un segno di riscatto e di vittoria concreta dello Stato sulla criminalità organizzata. «Ogni bene confiscato che torna a vivere è un simbolo di riscatto e un esempio concreto di come la legalità abbia avuto la meglio sul crimine organizzato» ha dichiarato il ministro, che ha poi ricordato i risultati ottenuti negli ultimi due anni e mezzo con l’arresto di 95 latitanti pericolosi, di cui 29 appartenenti alla ‘ndrangheta, e la confisca di beni per oltre 2,2 miliardi di euro, di cui circa 680 milioni di euro nei confronti della ‘ndrangheta calabrese. Piantedosi ha sottolineato che riappropriarsi di ciò che le cosche hanno ottenuto con la violenza è il risultato di una grande battaglia e che lo Stato, con la cerimonia di giovedì, dimostra ancora una volta che la lotta alla criminalità organizzata rappresenta una priorità assoluta. Ha inoltre ricordato che il governo ha incrementato la pianta organica territoriale con ulteriori 100 unità di personale, per le quali sono state avviate le procedure istituzionali. «L’intervento del governo – ha proseguito il Ministro – contribuirà ad accelerare l’azione di destinazione dei beni confiscati. In Calabria abbiamo ottenuto risultati straordinari, con un incremento generale delle destinazioni del 190%. Nel complesso, solo su questo territorio sono 3.704 i beni confiscati e destinati, di cui 3.031 trasferiti al patrimonio degli enti territoriali. Il governo – ha proseguito Piantedosi, – è consapevole che le mafie impoveriscono e non rendono liberi questi territori. Il contrasto passa da modelli di responsabilità politica e sociale, il che significa anche creare i presupposti per una società sana, dotata degli anticorpi necessari per rigettare ogni forma di illegalità. La Calabria – ha concluso il Ministro – è una terra solida e prospera, con grandi potenzialità di crescita e le risorse per affrancarsi definitivamente dai tentativi di prevaricazione della ‘ndrangheta. Segni come questo di Limbadi possono aiutare questa crescita e anche arginare lo spopolamento.»
Foto: citynow.it