Domenica un’escursione per scoprire i Sentieri Dimenticati dell’Aspromonte

L’Associazione Escursionistica Gente in Aspromonte ha organizzato un nuovo appuntamento con la manifestazione intitolata I Sentieri dimenticatiper domenica 6 aprile. L’escursione in programma, denominata ‘A strata du jibbissu, prevede un raduno alle ore 9:45 nella piazza di Ardore Superiore, con partenza alle ore 10:00 in auto verso il Bosco di Varraro.
L’escursione vera e propria inizierà alle ore 10:30 dal crocevia del Bivacco Canòlo di San Nicola. Questo percorso offre la possibilità di esplorare l’altopiano di Varraro, facilmente accessibile dalla frazione di San Nicola di Ardore. Lungo il sentiero, i partecipanti potranno godere di splendide vedute panoramiche a 360° che spaziano dal mare Ionio al massiccio dell’Aspromonte.
Il sentiero inizia con una svolta a destra sulla vecchia mulattiera in pietra, che collega le piccole frazioni della vallata del Cirella con i paesi della Jonica. Dopo pochi minuti, i camminatori si immergeranno in un’area naturalistica e panoramica, attraversando tratturi e sentieri sterrati tra grandi querce e macchia mediterranea. Una breve deviazione a sinistra porta al Rifugio di Varraro di Benestare, seguito da un ritorno al crocevia dell’acqua du Scifo Lauro. Proseguendo in salita, si raggiunge il Muro di Porta Farza, poi si scende fino al torrente seguendo un sentiero che taglia la boscaglia fino alla presa d’acqua.
Il percorso continua a destra del costone, offrendo una vista sulla valle tra Cirella e Ciminà, con le Rocche dell’Agonia e il Tre Pizzi sullo sfondo. Dopo una leggera salita, si arriva ai piani di Varraro di Donna Rosa, dove si può ammirare uno dei più spettacolari panorami della zona. Proseguendo, si raggiunge la grande frana del 1973 che interessò Monte Varraro, distruggendo la frazione Grappidà di Careri e parti della SS112.
L’escursione prosegue fino al puntone dù Previtegliu, dove si trova il Monastero di Santo Teodoro, un importante sito archeologico. Secondo la storia, nel XVI secolo, gli abitanti di Bovalino superiore e dei paesi limitrofi fuggirono dai pirati turchi e saraceni, dirigendosi verso i boschi inaccessibili della montagna, guidati dal monaco Teodoro.
Dopo aver lasciato il monastero, i partecipanti scenderanno lungo la pista del metano fino ai piani di Carbonaro, il granaio del territorio. Il percorso continua fino al rifugio di Careri di Gurna Tunda, con una breve sosta al Malo Passo (La Portella di Varraro) per ammirare una cava di gesso e la vista sulla Jonica. L’escursione si conclude con un ritorno al punto di partenza dopo circa 1 km sulla strada asfaltata.