Enti localiPolitica

Vito Crea: “Bovalino tra la richiesta di diventare ‘Città’ e diritti negati”

Di Vito Crea – Presidente dell’ASSOCIAZIONE ADDA

Mentre un Consiglio comunale monco, privo della principale forza di opposizione, approva la richiesta per il riconoscimento del titolo di “Città”, una sentenza del TAR Calabria smaschera l’ipocrisia di un’amministrazione che da tempo ha dimenticato i diritti delle persone più fragili.
Il 10 aprile scorso, infatti, il Tribunale Amministrativo Regionale ha accolto un ricorso presentato da una famiglia di Bovalino quasi un anno prima, accertando l’illegittimità del silenzio del Comune di Bovalino in merito alla predisposizione di un Progetto Individuale per una persona disabile, previsto dall’articolo 14 della Legge 328 del 2000.
Nella sentenza si ordina al Comune di rispondere in modo espresso e motivato entro 30 giorni dalla notifica. Un episodio che da solo dovrebbe indurre questa Amministrazione comunale a riflettere sul proprio operato. E invece il giorno successivo, l’11 aprile, viene convocata una seduta consiliare per deliberare una richiesta che suona come una beffa: quella di essere riconosciuti ufficialmente come “Città”. Un titolo dal valore simbolico che nulla ha a che vedere con la realtà vissuta quotidianamente da chi abita questo territorio, soprattutto da chi, più di altri, ha bisogno di attenzione, di supporto, di servizi.
Abbiamo letto che il gruppo consiliare SiAmo Bovalino ha scelto di non partecipare a quella seduta per coerenza con quanto denunciato fino a oggi, e non possiamo che essere d’accordo. Non si può condividere una richiesta che ignora totalmente le condizioni in cui versa il nostro paese. Non si può dare credito a una narrazione costruita a tavolino mentre sotto gli occhi di tutti mancano i servizi essenziali, i diritti vengono negati e le condizioni di abbandono sono evidenti in ogni angolo della comunità.
Nel corso di questi anni abbiamo assistito a promesse disattese, a fondi destinati ai più fragili che spariscono o vengono destinati altrove, a strutture e spazi pubblici inaccessibili, a continui silenzi che offendono la dignità di chi vive situazioni di disabilità. A tutto questo si aggiunge un fatto ancora più sconcertante: né la Garante per la disabilità Graziella Pollifroni, né la Garante per l’infanzia e l’adolescenza Francesca Racco hanno ritenuto di intervenire pubblicamente o di assumere una posizione netta di fronte a una vicenda che riguarda minori con disabilità che vivono a Bovalino. Un silenzio che lascia increduli, inspiegabile alla luce del ruolo di garanzia e tutela che rivestono.
Nel frattempo, nessuno parla più del trasporto scolastico per gli alunni disabili, che altrove viene garantito attraverso voucher e servizi dedicati finanziati da fondi pubblici che rischiano ora di andare persi. Nessuna traccia neanche sugli interventi necessari ad abbattere le barriere architettoniche, nessuna spiaggia accessibile, nessuna progettualità concreta per il tempo libero o per l’inclusione sociale. Perfino i fondi destinati ai campi estivi sono stati utilizzati per le luminarie natalizie.
Nel frattempo si chiede il titolo di “Città”, come se bastasse a cancellare anni di disattenzioni, ritardi e promesse mancate. Non è la prima volta che un tribunale interviene per censurare l’operato dell’amministrazione. Già in passato il Tribunale di Locri ha riconosciuto la discriminazione subita da un altro ragazzo disabile, costretto a rinunciare al diritto allo studio per la mancanza di assistenti educativi nelle scuole. Anche in quel caso, nessuno si è assunto la responsabilità di spiegare, di porre rimedio, di cambiare passo. Si continua così, tra inerzia istituzionale, disinteresse e una cittadinanza sempre più scoraggiata, che osserva in silenzio, come rassegnata a uno stato delle cose che sembra ormai immutabile.
Ma noi non ci rassegniamo. L’Associazione ADDA continuerà a continuerà a denunciare con forza ogni violazione, ogni diritto negato, ogni scelta che mette all’angolo le persone con disabilità e le loro famiglie. Continueremo a dare voce a chi non ce l’ha, a pretendere giustizia, trasparenza, impegno concreto. Perché un paese non diventa “Città” con una delibera, ma quando mette al centro la dignità e i diritti di tutti. E Bovalino, oggi, è ancora lontana anni luce da questa idea di civiltà.

Redazione

Redazione è il nome sotto il quale voi lettori avrete la possibilità di trovare quotidianamente aggiornamenti provenienti dagli Uffici Stampa delle Forze dell’Ordine, degli Enti Amministrativi locali e sovraordinati, delle associazioni operanti sul territorio e persino dei professionisti che sceglieranno le pagine del nostro quotidiano online per aiutarvi ad avere maggiore familiarità con gli aspetti più complessi della nostra realtà sociale. Un’interfaccia che vi aiuterà a rimanere costantemente aggiornati su ciò che vi circonda e vi darà gli strumenti per interpretare al meglio il nostro tempo così complesso.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button