Marianna Procopio: la madre di Mario La Cava di Bovalino

Di Antonio Ardore
La famiglia Procopio è originaria di Bovalino Superiore, dove nel borgo Guarnaccia si trovava il palazzo antico. Questo venne danneggiato dal terremoto del 28 dicembre 1908, per cui venne demolito.
Dopo l’Unità d’Italia, nel 1864, Giuseppe Procopio (1828-1889), possidente del luogo, ricostruì alla marina di Bovalino, nel borgo marinaro lungo il corso Umberto I, il nuovo palazzo che fa angolo con via Poerio.
Giuseppe Procopio sposò Caterina Lentini, da questi nacque Marianna Procopio (1885-1970).
Marianna frequentò la scuola fino alla terza elementare e, dal matrimonio nel 1907 con Rocco La Cava, maestro elementare originario di Careri, nacque un solo figlio Mario La Cava (1908-1988) vissuto in famiglia con i genitori e la vecchia nonna materna (m. 1936).
Dopo la morte della madre, Marianna iniziò a stendere un diario, utilizzando come fogli da scrivere quelli degli incarti della pasta e del pane. L’opera si concluse nel 1956 quando morì il marito Rocco, tanto che il figlio Mario La Cava, noto scrittore, riportava su fogli a macchina da scrivere gli appunti scritti dalla madre. Le prime 10 pagine del Diario vennero per prime pubblicate su Letteratura di Bonsanti, altre pagine su il Selvaggio di Maccari e su il Ponte di Calamandrei.
Questa raccolta di pensieri e notizie della vita paesana dà spunto al figlio Mario per la composizione di due libri Le memorie del vecchio maresciallo e Colloqui con Antonuzza del 1958.
Il volumetto Diario ed altri scritti di Marianna Procopio venne pubblicato nel 1962 dall’editore Bino Rebellato di Padova nella collana Le quattro stagioni diretta da Aldo Camerino, al nº 17; tra gli altri letterati presenti nella collana c’è Dino Buzzati, Aldo Palazzeschi e Grazia Deledda.