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A Locri un incontro per rileggere il Risorgimento

Il 25 aprile, alle ore 17:00, al Palazzo Teotino-Nieddu di Locri, si terrà un incontro dal forte valore storico e culturale: I Romeo e la Rivoluzione Nazionale del 1860. L’iniziativa, promossa dall’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano in collaborazione con il Comune di Locri – Assessorato alla Cultura, intende offrire una riflessione approfondita sul contributo della famiglia Romeo alla causa dell’unificazione italiana.
Domenica Bumbaca, assessore alla pubblica istruzione e cultura del Comune di Locri, porterà i saluti istituzionali, sottolineando l’importanza di mantenere viva la memoria storica attraverso eventi di alta divulgazione.
Seguirà l’introduzione a cura di Vincenzo De Angelis, presidente dell’ISRI – Comitato Provinciale di Reggio Calabria e Deputato della Deputazione di Storia Patria per la Calabria, e di Domenico Lupis, vicepresidente dell’ISRI. Entrambi offriranno un inquadramento storico e metodologico sul ruolo della storiografia risorgimentale e sul significato della partecipazione calabrese ai moti unitari.
La relazione principale sarà affidata a Fabio Arichetta, docente dell’Università di Messina, che approfondirà la figura dei Romeo e il contesto politico-culturale del 1860, anno cruciale per la nascita dell’Italia unita.
L’appuntamento, che cade simbolicamente nella Giornata della Liberazione, si inserisce in un più ampio percorso di valorizzazione della storia locale e nazionale, contribuendo a rinsaldare il legame tra memoria e cittadinanza.

Umberto Landi

Dotato di abilità ai limiti del sovrumano, Umberto appartiene a quella nuovissima categoria di supergiornalisti che sanno farsi notare poco ma sono in grado di produrre tantissimo. La sua capacità di osservazione e la sua rapidità nel produrre testi interessanti ed efficaci è straordinaria, tanto che c’è persino chi è pronto a giurare che sia il frutto di un segretissimo esperimento di bioingegneria. Di poche parole, ha deciso di mettere le proprie capacità al servizio del territorio, senza mai giudicare ma sempre pronto a stimolare le riflessioni degli altri.

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