A Locri nasce il regolamento per il Garante dei diritti dei detenuti: un passo di civiltà

A Locri si compie un importante passo verso la tutela dei diritti fondamentali. Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità il regolamento che istituisce la figura del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, sancendo un impegno concreto a favore della dignità umana.
L’iniziativa, illustrata in aula dall’assessore Ornella Monteleone, ha posto l’accento su un valore fondamentale: il rispetto dell’individuo, anche e soprattutto nei contesti più fragili. L’assessore ha voluto rievocare le radici profonde di Locri, richiamando la figura di Zaleuco, uno dei primi legislatori dell’antichità, i cui insegnamenti sui diritti e sulla giustizia sono ancora oggi un punto di riferimento.
Il nuovo regolamento è il frutto di un lavoro corale, reso possibile grazie alla collaborazione tra amministrazione comunale, Ordine degli Avvocati di Locri, Camera Penale, Movimento Forense e Centro Studi Zaleuco, con il contributo tecnico di professionisti del diritto. Tra questi, il componente del direttivo nazionale del Movimento Forense Rocco Lombardo, che ha espresso grande soddisfazione per il risultato raggiunto:
«Con l’approvazione del regolamento – ha affermato – Locri si pone come esempio di sensibilità giuridica e umana in un campo troppo spesso dimenticato. Il Garante sarà non solo un difensore dei diritti, ma anche un ponte tra le istituzioni e le istanze sociali, un presidio dei valori costituzionali più autentici».
Il regolamento stabilisce che l’incarico di Garante avrà durata quinquennale, con possibilità di rinnovo per due volte consecutive, previa procedura ad evidenza pubblica. Tra le funzioni attribuite al Garante, figurano la tutela dei diritti fondamentali dei detenuti, la promozione dell’accesso a istruzione, cultura, sport e relazioni sociali, nonché il monitoraggio delle condizioni di detenzione.
Non è mancato, durante il dibattito, l’intervento del sindaco Giuseppe Fontana, che ha parlato di un “segnale di civiltà” da parte dell’amministrazione, annunciando anche la prossima istituzione di un Osservatorio permanente sui diritti dei detenuti.
Con questa scelta, Locri dimostra che i valori di umanità e giustizia non devono rimanere ideali astratti, ma possono e devono tradursi in strumenti concreti al servizio di tutta la comunità.