Locri e Girifalco: un gemellaggio all’insegna della valorizzazione dei Beni Culturali

Un evento di grande rilievo socio-culturale si è svolto al Museo e Parco Archeologico di Locri, dove si è ufficializzato il gemellaggio tra la sede Archeoclub di Locri e quella di Girifalco. L’incontro ha visto la partecipazione del presidente della sede di Locri, Nicola Monteleone, affiancato dall’assessore alla cultura Domenica Bumbaca, che hanno accolto con calore la presidente della sede girifalcese, la prof.ssa Ines Caliò, insieme a numerosi soci.
L’iniziativa ha avuto inizio con un minuto di silenzio in memoria di Papa Francesco, un gesto di profondo rispetto che ha conferito ulteriore solennità all’incontro. Il momento clou della manifestazione è stato lo scambio simbolico di doni artistici, che ha suggellato il legame tra le due sedi: un pinax realizzato dall’artista Alberto Trifoglio è stato donato alla sede di Girifalco, mentre quest’ultima ha ricambiato con un piatto raffigurante la Fontana barocca di Girifalco, opera dell’artista locale Domenico Giampà.
La mattinata è proseguita con una visita guidata al museo e al parco archeologico, condotta da Monteleone, che ha offerto ai partecipanti un’immersione nella storia e nelle meraviglie del territorio. Nel pomeriggio, la manifestazione ha previsto anche una tappa alla villa romana di Casignana, arricchendo ulteriormente l’esperienza culturale.
«Siamo molto felici di accogliere la sede girifalcese, molto attiva nell’ambito della valorizzazione dei beni culturali e con la quale si sono condivisi obiettivi e un’ottima comunione d’intenti socio-culturali», ha dichiarato con entusiasmo il presidente Monteleone. Le sue parole hanno sottolineato l’importanza di collaborazioni simili, capaci di rafforzare i legami tra realtà diverse ma unite dall’amore per la cultura e la storia.
«Ad altiora semper per la piena rinascita della nostra Calabria, un vero e proprio continente per la sua posizione geografica e uno scrigno colmo di tesori e musei a cielo aperto», ha concluso Monteleone, lanciando un messaggio di speranza e impegno per il futuro del patrimonio culturale calabrese.
Questa manifestazione non solo ha sancito un’unione tra due realtà archeologiche, ma ha anche ribadito l’importanza della collaborazione e condivisione per la valorizzazione del patrimonio culturale, elementi fondamentali per la crescita e il rilancio del territorio.