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Siderno: una cittadina denuncia censure e fake news su un partecipato gruppo social

Una lettera giunta alla nostra redazione, firmata da Jessica Pollifrone, cittadina sidernese, solleva una problematica relativa all’utilizzo delle piattaforme social come strumenti di informazione e confronto. Con un tono appassionato, la donna racconta infatti la propria esperienza sui social network, denunciando quello che definisce un clima di censura e disinformazione a danno dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Maria Teresa Fragomeni.
Amo il mio paese, il mare, la mia terra, e anche i miei bambini sono fieri”, esordisce la missiva, nella quale la signora Pollifrone si presenta come una cittadina attenta, orgogliosa dei progressi della sua città e desiderosa di partecipare attivamente alla vita pubblica. Dopo vent’anni di commissariamento, Siderno, a suo dire, starebbe finalmente conoscendo un cambiamento tangibile sotto la guida dell’attuale sindaca: “In tre anni Siderno l’hanno rinnovata: è più viva, più bella”.
L’elenco degli interventi effettuati è corposo e viene presentato come testimonianza concreta dell’impegno dell’amministrazione: “Molte strade sono state asfaltate, la villa comunale è stata rifatta, il lungomare sistemato, la scuola media Corrado Alvaro è nuova, l’asilo nido e il centro polifunzionale ristrutturati, la piscina comunale riattivata, i cimiteri rimessi a nuovo, e lo stadio sarà ricostruito con una pista di atletica a 8 corsie, unica in Calabria”. Secondo Pollifrone si tratta di opere che stanno restituendo dignità e decoro alla città, contribuendo anche a rafforzare il senso di appartenenza e di fiducia nella politica locale.
Tuttavia, la cittadina denuncia un’opposizione sistematica a questa narrazione da parte di un partecipato gruppo Facebook, sul quale gli amministratori ostacolerebbero ogni tentativo di esprimere opinioni favorevoli all’amministrazione. “Vengo bloccata e bannata solo perché dico la verità e difendo il Sindaco Fragomeni e la sua amministrazione”, scrive Pollifrone, affermando di essere stata esclusa più volte dal gruppo per i suoi commenti positivi. Secondo il suo racconto, anche quando cerca di intervenire in modo rispettoso e civile, verrebbe infatti sistematicamente censurata.
La proverbiale goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe rappresentata dalla pubblicazione, da parte del gruppo in questione, di foto che ritraevano il cimitero comunale in uno stato di apparente degrado, oltretutto riprese da una testata locale. Secondo Pollifrone, si trattava in realtà di un momento transitorio dovuto ai lavori in corso, volutamente ignorato per screditare l’operato del Comune. “Passano solo articoli denigratori e mostrano solo le poche cose brutte, mentre ignorano tutte le bellezze di Siderno”, accusa la donna, che vede in questa condotta una chiara intenzione di manipolare la percezione pubblica.
Particolarmente forte l’affondo contro la gestione del gruppo Facebook: “Scrivo ad altri amministratori che mi riammettono al gruppo, ma con la clausola: ‘guardati le cose del gruppo e non scrivere, perché se ti vede la responsabile ti riblocca’. Ma che abuso di potere è?”. Pollifrone denuncia un vero e proprio clima intimidatorio, nel quale la possibilità di esprimersi liberamente viene subordinata al controllo di una singola persona. La sua accusa è che l’uso selettivo degli strumenti di moderazione del gruppo finisca per creare una narrazione parziale e orientata.
La cittadina, infine, lancia un appello diretto: “Invito tutti i miei paesani a cancellarsi dal gruppo in questione e a iscriversi a quelli in cui potete dire liberamente la vostra senza abusi di potere”. E conclude intimando: “Basta bugie, basta dittature!
Pur esprimendo un punto di vista netto, la lettera pone interrogativi rilevanti sul ruolo dell’informazione social e sul diritto di critica in ambito locale, sollevando anche la questione della trasparenza nella gestione dei gruppi digitali che oggi influenzano moltissimo il dibattito pubblico. Resta ora da capire se i diretti interessati, a partire dalla responsabile del gruppo Facebook e la redazione citate nella lettera, vorranno offrire la propria versione dei fatti e rispondere alle gravi accuse mosse nei loro confronti. La redazione resta a disposizione per eventuali repliche.

Foto da PxHere

Francesca Sabatini

Giornalista d’assalto e senza peli sulla lingua, Francesca sarebbe disposta davvero a tutto pur di raccontare la verità. La sua esperienza nel settore dell’audiovisivo ne fa una professionista a tutto tondo, ma è nell’elaborazione dei testi che la Sabatini dà il meglio di sé. Mente brillante al servizio di un territorio che intende “rovesciare come un calzino”, non c’è stenografo che possa tenerle testa o opinionista da salotto che possa leggere le sfumature della realtà politica locale come lei ci ha abituato a fare. Il suo sogno? Essere la prima a raccontare l’incontro con una civiltà aliena.

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