Le massime autorità hanno inaugurato la mostra di Alessandro Russo al Marca di Catanzaro

Pubblico dei grandi eventi all’inaugurazione della mostra Alessandro Russo. Opere 1990–2025 al Marca, alla presenza delle massime autorità. Alla conferenza, moderata da Luigi Stanizzi, sono intervenuti l’Onorevole Wanda Ferro, Francesco Fragomele, Donatella Monteverdi, Francesco Brancatella, Amedeo Mormile e, in collegamento da Milano, il curatore Marco Meneguzzo. L’Onorevole Ferro, da sempre promotrice di cultura, ha elogiato Russo come artista di altissimo valore, capace di trasferire l’essenza calabrese nelle sue opere, anche quando rappresenta paesaggi lontani. Le sue tele, ha aggiunto, rappresentano un patrimonio che il Marca deve continuare a sostenere.
Per l’assessore Donatella Monteverdi, Alessandro è un artista completo, con una visione del bello per la città. La sua mostra non solo emoziona, ma induce a riflettere sullo spazio e sui luoghi, invitando cittadini e amministratori a interrogarsi sulla responsabilità verso la comunità. Il giornalista RAI Francesco Brancatella ritrova nella pittura di Alessandro la stessa esigenza etica che lo ha spinto a raccontare il dolore del mondo e a portare speranza. Per Brancatella, essere calabresi significa avere questa responsabilità e consapevolezza, esprimendola attraverso il colore o le parole. Il Vicepresidente della Provincia Francesco Fragomele ha espresso orgoglio per ospitare un artista di tale levatura, mentre il Presidente Mario Amedeo Mormile ha apprezzato l’impegno di Russo nel rendere più bella la realtà. Mormile ha ribadito l’impegno della Provincia nella promozione dell’arte e della cultura come strumenti di crescita e coesione sociale, con numerose iniziative programmate nel capoluogo e nei centri, anche come attrattori turistici. Il critico Marco Meneguzzo, in collegamento grazie a Tea Mancuso, definisce la pittura di Russo un connubio di vedutismo e vita moderna, tra suggestioni settecentesche e sensibilità post-impressioniste, ma con uno sguardo attuale. Russo semplifica, eliminando il superfluo per una visione pulita, in cui l’elemento urbano diventa racconto esistenziale. Una pittura di genere del nuovo millennio, che dimostra la timelessness dei temi classici dell’arte visiva. Stimolato dal moderatore, Alessandro Russo, ricordando la sua epopea artistica, ha ringraziato tutti per la mostra nella città natale dopo tanti anni. Ha salutato i collezionisti storici, come Luigi Verrino, Giuseppe Spagnuolo, Floriano Noto, gli imprenditori Antonio e Lorenzo Speziali e il notaio Rocco Guglielmo. L’imprenditore Luigi Verrino ha precisato la grande valenza delle opere acquistate. Il giornalista Luigi Stanizzi ha evidenziato la presenza di opere di Russo in uffici pubblici, istituzionali, strutture private e abitazioni, spiegando che la sua pittura è riconoscibile nonostante le evoluzioni, con la sua impronta stilistica inconfondibile e la firma “Russo”. Alessandro Russo ha sottolineato che le sue opere nelle strutture pubbliche sono frutto di bandi vinti. Tra i presenti, personalità come la Professoressa Mariateresa Russo, Antonietta Santacroce, Nicola Fiorita, Marcello Furriolo, Carmine De Simone e altre figure di spicco. Il Dott. Iacopo Parisi ha guidato i visitatori nel percorso artistico. La mostra, a ingresso gratuito e aperta fino al 2 giugno (martedì/domenica 9:30-13, 15:30-20), offre un viaggio tra memoria, trasformazione e sguardo contemporaneo. In arrivo il catalogo Dario Cimorelli Editore, con illustrazioni, un saggio del curatore Meneguzzo, un’antologia critica e apparati scientifici a cura di Emanuela Russo (edizione bilingue italiano-inglese). All’esterno del Museo Marca, come alla Biennale di Venezia, la performance di Carmine Caputo Cerca Moglie.