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Dal commissariamento al buon governo: il bilancio di fine mandato dell’Amministrazione Femia

Un bilancio di fine mandato articolato e denso di significati, che mette in evidenza i risultati raggiunti in termini di continuità amministrativa, risanamento finanziario e valorizzazione del patrimonio pubblico, sociale e culturale. Questo il quadro delineato dal sindaco di Marina di Gioiosa Ionica, Geppo Femia, e dalla consigliera comunale delegata alle politiche sociali, Valentina Femia, alla vigilia delle elezioni amministrative, che rappresentano un momento cruciale per la vita democratica del territorio.
«Abbiamo concluso un mandato complesso ma ricco di soddisfazioni, in un Comune che, negli ultimi vent’anni, ha vissuto ben quattro scioglimenti per infiltrazioni mafiose. Garantire stabilità istituzionale e legittimazione democratica è stato un obiettivo fondamentale e un motivo di orgoglio», ha affermato Geppo Femia, sottolineando come sia stato possibile recuperare la credibilità dell’ente e rinsaldare il rapporto di fiducia con la cittadinanza.
Il quinquennio amministrativo si è svolto anche sotto la pressione della pandemia da Covid-19, che ha inevitabilmente condizionato le attività dell’ente. Nonostante ciò, l’amministrazione è riuscita ad attrarre e investire circa 20 milioni di euro in opere pubbliche strategiche, che comprendono la riqualificazione del lungomare, la costruzione del palazzetto dello sport, l’ammodernamento del campo sportivo, la realizzazione di un nuovo waterfront urbano, una casa rifugio per donne vittime di violenza e il riutilizzo di beni confiscati alle organizzazioni criminali.
Un esempio emblematico è rappresentato dall’affidamento dell’ex Lido Aquarius all’associazione Libera e alla cooperativa Don Milani nell’ambito di un progetto finanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana e dal programma Fare Sud, per un importo complessivo di 700 mila euro e proprio di recente oggetto di un atto vandalico di matrice sospetta. Proprio Valentina Femia ha espresso viva preoccupazione per i recenti episodi di cui è stata teatro la struttura, ribadendo tuttavia con fermezza l’impegno dell’amministrazione sul fronte della legalità, della giustizia sociale e della trasparenza amministrativa.
Dal canto suo, il sindaco ha invece posto l’accento anche sulla pesante eredità finanziaria ricevuta: «Abbiamo preso in carico un bilancio comunale gravemente compromesso da errori tecnici e scelte discutibili, che incideranno sulla vita comunitaria per i prossimi 30 anni. Tuttavia, con determinazione e rigore siamo riusciti a risanarlo, restituendo stabilità e sostenibilità economica all’ente».
Notevoli anche i risultati conseguiti nel campo delle politiche giovanili, sportive e sociali. Sono state promosse numerose iniziative inclusive, rivolte soprattutto a giovani, famiglie e categorie fragili, tra cui la distribuzione simbolica di gelati durante il lockdown, gesto che ha voluto esprimere vicinanza concreta in un momento di forte difficoltà collettiva.
Femia ha riconosciuto l’esistenza di momenti di tensione politica all’interno della maggioranza: «Ho dovuto assumermi responsabilità che originariamente spettavano ad altri componenti della squadra. Alcuni hanno scelto di abbandonare il progetto politico, ma nonostante ciò siamo riusciti a garantire la continuità amministrativa e portare avanti gli obiettivi programmati».
Un contributo decisivo è arrivato anche dall’attività svolta nell’ambito dell’Unione dei Comuni, in particolare con l’istituzione della Centrale Unica di Committenza (CUC), che ha rappresentato uno strumento essenziale per accedere alle risorse del PNRR e gestirle in maniera efficiente: «Senza la CUC molti dei progetti realizzati non sarebbero stati possibili. La sinergia tra enti locali è stata un valore aggiunto», ha affermato il primo cittadino.
In materia di politiche sociali, Valentina Femia ha evidenziato il lavoro svolto per rafforzare il tessuto relazionale e comunitario: «Abbiamo costruito, con pazienza e ascolto, una rete sociale basata sulla fiducia, la collaborazione e la capacità di rispondere in maniera efficace ai bisogni concreti della popolazione, valorizzando anche il ruolo del terzo settore».
In vista delle imminenti consultazioni elettorali, entrambi auspicano che il percorso intrapreso possa proseguire e rafforzarsi: «Non si faccia sciacallaggio sulle politiche sociali e non si alimentino false speranze tra i cittadini» ammonisce Valentina Femia, raccomandando alla prossima amministrazione di ricordare che il municipio è il cuore pulsante della comunità, simbolo di servizio e responsabilità.
«Anche al di fuori del mio ruolo istituzionale – conclude la consigliera – continuerò a vigilare da cittadina, con la stessa passione e determinazione che mi hanno guidata fino ad oggi. Perché quando si crede davvero nel valore del servizio alla comunità, l’impegno non conosce confini né scadenze.»
«Consegniamo un Comune capace di spendere bene e legalmente 20 milioni di euro, libero da condizionamenti esterni, orientato alla crescita e al benessere della collettività – ha dichiarato invece Geppo Femia. – Continuerò a dare il mio contributo civico e politico, anche al di fuori dell’amministrazione, perché credo nel valore del servizio alla comunità».

Jacopo Giuca

Nato a Novara in una buia e tempestosa notte del giugno del 1989, ha trascorso la sua infanzia in Piemonte sentendo di dover fare ritorno al meridione dei suoi avi. Laureatosi in filosofia e comunicazione, ha trovato l’occasione di lasciarsi il nord alle spalle quando ha conosciuto la sua compagna, di Locri, alla volta del quale sono partiti in una altra notte buia e tempestosa, questa volta di novembre, nel 2014. Qui ha declinato la sua preparazione nella carriera giornalistica ed è sempre qui che sogna di trascorrere la vecchiaia scrivendo libri al cospetto del mare.

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