Era di Maggio

Di Luisa Totino
Era di Maggio,
in uno di quei giorni
in cui non è scontato
il coraggio,
che vale ogni piccolo passaggio.
Era di Maggio,
l’aria cristallina
della Trinacria,
era così fina da entrare
nei pensieri,
nei ricordi,
nei desideri
di voler una terra e un mondo fieri,
senza rischi,
senza malevoli attacchi,
dove la serenità
potesse prevalere
sul riscatto
e sul misfatto.
Era di Maggio,
in un attimo,
nel tempo della mia vita,
un lampo
capovolse e decise
che il mio percorso
aveva fatto il suo decorso.
Era di Maggio,
altri con me condivisero
la meschina morte,
ma non era la fine.
Nel punto dell’agguato
iniziò a fiorire un prato
di iniziative, cortei
e voci alte,
contro soprusi
e crimini velenosi.
Era di Maggio
e tutto cambiò
nelle coscienze,
il silenzio fu bandito
ed io continuai
a vivere
nelle gesta di giustizia
e nella fierezza di dire basta
alla tristezza
e a ciò che terrorizza.
Era di Maggio
e dopo tanti anni, da allora,
io sono ancora qui,
a dar fastidio,
a recare, al male, danni.
Falcone Giovanni.