Il Catasto Onciario di Precacore al centro di un incontro culturale a Locri

Un documento storico di straordinario valore sarà al centro di una manifestazione culturale in programma martedì 27 maggio, alle ore 17:30, alla Biblioteca Comunale G. Incorpora di Locri. L’evento, inserito nel calendario nazionale de Il Maggio dei Libri, vedrà la presentazione del volume Il Catasto Onciario di Precacore in Terra di Calabria Ultra (1745), a cura di Davide Codespoti.
Il Catasto Onciario rappresenta una delle fonti più importanti per la ricostruzione della storia economica e sociale del Mezzogiorno d’Italia nel XVIII secolo, e il volume curato da Codespoti si concentra sull’antico abitato di Precacore, oggi abbandonato, ma un tempo fulcro di vita e attività nella vallata alle pendici dell’Aspromonte.
I lavori saranno introdotti dai saluti istituzionali di Domenica Bumbaca, assessore alla Cultura della Città di Locri, da sempre attenta alla valorizzazione della memoria storica e delle identità locali. A dialogare con l’autore sarà Giuseppe F. Macrì, membro della Deputazione di Storia Patria per la Calabria, che offrirà un inquadramento scientifico e divulgativo del documento.
La presentazione non sarà solo l’occasione per scoprire un importante studio archivistico, ma anche un momento per riflettere sul valore del patrimonio documentario come strumento di conoscenza, appartenenza e progettazione del futuro. Il Catasto Onciario di Precacore, infatti, oltre a descrivere con precisione beni e persone del tempo, restituisce un’immagine viva del tessuto produttivo, delle disuguaglianze sociali, dell’organizzazione comunitaria in epoca borbonica.
L’iniziativa, organizzata con il patrocinio del Centro per il Libro e la Lettura, del Comune di Locri e dell’editore Promocultura, rientra nel percorso di promozione della lettura e della cultura storica promosso dalla città, insignita della qualifica Città che legge per il triennio 2024–2026.
Un appuntamento da non perdere per studiosi, appassionati di storia locale, studenti e cittadini curiosi di riscoprire le proprie radici, in un luogo simbolico come la biblioteca civica, presidio culturale del territorio.



