
Il Questore di Crotone, dott. Renato Panvino, ha emesso un provvedimento di sospensione per 7 giorni nei confronti di una sala giochi con somministrazione annessa, situata sul lungomare cittadino, ai sensi dell’articolo 100 del TULPS. La decisione fa seguito a una violenta rissa avvenuta nei pressi dell’esercizio, che ha destato forte allarme tra i residenti e i frequentatori della zona.
Durante lo scontro, i partecipanti hanno utilizzato mazze e bottiglie di vetro, generando panico tra i cittadini. I responsabili sono stati denunciati dagli agenti dell’Ufficio Volanti intervenuti prontamente sul posto. L’episodio ha spinto la Questura ad agire con determinazione, nell’ambito di una più ampia strategia di prevenzione e contrasto alla criminalità urbana, mirata a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica.
Il provvedimento del Questore Panvino si inserisce tra gli strumenti previsti dalla normativa per interrompere contesti ritenuti pericolosi e ripristinare la legalità e la tranquillità nei luoghi pubblici, scoraggiando la frequentazione da parte di soggetti coinvolti in attività illecite.
In un contesto di rinnovato impegno delle istituzioni per la tutela dei cittadini, il 4 giugno, sul Lungomare di Crotone (area Passerella) si è tenuto invece un importante incontro pubblico dal titolo: La violenza sulle donne. Abbattere il muro di silenzio ed omertà. L’evento, promosso dalla Questura di Crotone in collaborazione con il Soroptimist Club, ha visto la partecipazione di esponenti delle istituzioni locali e nazionali.
Tra gli ospiti, oltre al Questore Renato Panvino, anche l’on. Wanda Ferro, sottosegretario al Ministero dell’Interno, il Prefetto di Crotone Franca Ferraro, il Procuratore della Repubblica Domenico Guarascio, l’Arcivescovo mons. Alberto Torriani e la presidente del Soroptimist di Crotone Maria Lucia Cosentino. I saluti istituzionali sono stati affidati al sindaco Vincenzo Voce e al presidente della Provincia Sergio Ferrari. A moderare la giornalista Antonella Marazziti.
Un’occasione significativa per ribadire il ruolo centrale delle istituzioni nella difesa dei diritti delle donne, nella promozione della cultura del rispetto e nel contrasto a ogni forma di violenza e sopraffazione.