Attualità

L’Osservatorio Ambientale si oppone al progetto di un parco eolico ad Agnana Calabra

L’Osservatorio Ambientale “Diritto per la Vita” lancia un grido d’allarme contro il progetto proposto da SKI 23 s.r.l., una società con sede a Milano, via Caradosso nº 9 che, sottolinea la nota stampa a firma di Arturo Rocca e Franco Martino, avrebbe “zero dipendenti e vendite pari a zero per l’anno 2023” oltre che una chiusura dell’esercizio “con un risultato negativo di -56.189 €” sulla base di documenti reperibili su fatturatoitalia.it.
Propaggine di una multinazionale scandinava, SKI 23 s.r.l. avrebbe infatti individuato un’area nel Comune di Agnana Calabra per la costruzione di un impianto eolico da 30 MW. Dopo un primo tentativo fallito nel 2022, a causa delle osservazioni sollevate da diversi enti, la società avrebbe riproposto lo stesso progetto, questa volta richiedendo la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) alla Regione Calabria.
Il progetto in questione, prosegue l’osservatorio prevederebbe l’installazione di 5 pale eoliche di 200 metri di altezza, con una potenza di 6 MW ciascuna. Per realizzare quest’impianto sarà necessario modificare radicalmente un territorio di grande valore paesaggistico e naturalistico, al confine con un Sito Natura della Provincia di Reggio Calabria, area tutelata e sovrastante la zona archeologica ‘Ncinarra di contrada Salvi di Siderno.
Non sono previsti benefici per la popolazione locale” denuncia l’Osservatorio, che sostiene come, anzi, i residenti saranno verosimilmente costretti a subire “il disagio del rumore assordante delle pale in funzione” sottolineando che l’intervento rappresenti un vero e proprio scempio del Cammino Basiliano e delle vette come Monte Guardia, Alzamadena e Monte Tripetita.
L’Osservatorio denuncia insomma quella che considera una speculazione economica da parte di società straniere, caratterizzate da sedi legali fittizie, capitali irrisori e assenza di obblighi fideiussori. Aziende che costruiscono, incassano i contributi, e poi scompaiono, lasciando alle comunità locali i disagi ambientali e il compito di gestire i resti degli impianti dopo 20-25 anni.
“Diciamo NO a questo progetto e chiediamo rispetto per il nostro ambiente”
, affermano con forza Rocca e Martino. L’Osservatorio conclude invitando la cittadinanza a mobilitarsi e annuncia che parteciperà all’organizzazione di un incontro pubblico per illustrare le criticità nascoste dietro tali interventi.

Francesca Sabatini

Giornalista d’assalto e senza peli sulla lingua, Francesca sarebbe disposta davvero a tutto pur di raccontare la verità. La sua esperienza nel settore dell’audiovisivo ne fa una professionista a tutto tondo, ma è nell’elaborazione dei testi che la Sabatini dà il meglio di sé. Mente brillante al servizio di un territorio che intende “rovesciare come un calzino”, non c’è stenografo che possa tenerle testa o opinionista da salotto che possa leggere le sfumature della realtà politica locale come lei ci ha abituato a fare. Il suo sogno? Essere la prima a raccontare l’incontro con una civiltà aliena.

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