CGIL Calabria: un impegno incessante per il lavoro e la giustizia sociale

La CGIL Calabria continua a lottare con determinazione su più fronti, difendendo i diritti dei lavoratori, promuovendo la sicurezza e la stabilità occupazionale, e opponendosi con fermezza a decisioni amministrative che minano la giustizia sociale e la dignità dei lavoratori.
Referendum: nonostante il fallimento, continua la lotta per il lavoro sicuro
«Non abbiamo raggiunto l’obiettivo del quorum, non possiamo esserne felici. Ma non molliamo la presa», dichiara il Segretario Generale CGIL Calabria, Gianfranco Trotta, a seguito dei risultati del referendum su lavoro e cittadinanza. Nonostante l’esito, la CGIL Calabria rinnova il suo impegno attraverso la rete di collaborazioni costruita con associazioni laiche e cattoliche durante la campagna referendaria. Trotta ringrazia coloro che hanno partecipato attivamente, sottolineando che «cancellare il lavoro insicuro e precario rimane il nostro obiettivo primario». Pur utilizzando il referendum come strumento di lotta, la CGIL promette di perseguire nuove battaglie per un mercato del lavoro più stabile ed equo, con una particolare attenzione alla salute e alla sicurezza dei lavoratori. «Crediamo che i lavoratori e le lavoratrici di questo Paese lo meritino e che rimettere al centro della discussione politica il lavoro sano, onesto e buono sia non solo necessario e urgente ma anche possibile», conclude Trotta.
Sergio Rotella guida la RSU di Catanzaro verso sicurezza e collaborazione
Nel corso della prima assemblea della RSU della Corte d’Appello di Catanzaro, poi, è stato eletto coordinatore Sergio Rotella (FP CGIL Calabria), con sette preferenze su dieci, confermando la sua leadership decennale. Al suo fianco, Giuseppe Talotta è stato nominato vice coordinatore. L’assemblea ha evidenziato la volontà di perseguire un percorso fondato su collaborazione, impegno e responsabilità, affrontando le problematiche dei lavoratori con un approccio costruttivo e offrendo suggerimenti utili all’amministrazione per migliorare le condizioni lavorative. Particolare attenzione è stata dedicata al tema della sicurezza sui luoghi di lavoro, con riferimento al D.Lgs 81/08, sottolineando come, nonostante le criticità legate alla presenza di molto personale presso gli uffici giudicanti, l’amministrazione stia gestendo positivamente la questione grazie allo smart working in attesa del completamento dei lavori nel vecchio palazzo di giustizia.
Stabilizzazione dei TIS: la CGIL chiede risorse storicizzate e azioni vincolanti
Nonostante un tasso di adesione superiore al 73% da parte degli enti pubblici calabresi alla piattaforma per la stabilizzazione dei Tirocinanti di Inclusione Sociale (TIS), la CGIL Calabria e Nidil CGIL Calabria avvertono inoltre che “questo dato non rappresenta un parametro realistico né attendibile”. Le criticità risiedono nella mancanza di risorse storicizzate e di deroghe normative che impediscono a molti enti di procedere con le assunzioni. È stato ribadito che “solo con risposte vincolanti sarà possibile distinguere chi intende davvero assumere da chi ha solo preso tempo”, chiedendo con forza alla Regione Calabria di avviare la fase operativa e predisporre la Manifestazione di Interesse vincolante per ogni ente. La CGIL sottolinea che “l’unica soluzione definitiva è la storicizzazione delle risorse da parte dello Stato”, poiché i fondi attualmente disponibili sono insufficienti a garantire tutele adeguate per tutti i lavoratori TIS.
FP CGIL: azioni legali per il demansionamento di un RSU
La FP CGIL Area Vasta, parallelamente, è pronta a intraprendere azioni legali contro l’amministrazione comunale di Crotone per la revoca delle mansioni a un dipendente RSU appena eletto, ritenuta una “ritorsione ingiustificata”. Il Segretario Generale Francesco Grillo denuncia questa decisione come un potenziale caso di mobbing e demansionamento indebito, sottolineando che “il ruolo di una RSU è cruciale per garantire la rappresentanza e la tutela degli interessi dei dipendenti”. La FP CGIL si attende un sollecito riesame della decisione da parte dell’amministrazione per ripristinare condizioni di rispetto e dignità all’interno dell’ambiente di lavoro.
Stop alle assunzioni irregolari all’ASP di Vibo Valentia
Infine, la FP CGIL Area Vasta diffida l’ASP di Vibo Valentia dal procedere con assunzioni basate su piani decaduti, ritenendo la delibera nº 234 del 9 giugno 2025 “immotivata e priva di legittimità”. “Tale decisione potrebbe comportare un danno erariale significativo”, affermano i segretari Luciano Contartese e Franco Grillo, sollecitando l’amministrazione a rivedere le scelte per evitare sprechi di risorse pubbliche e garantire una gestione trasparente ed efficace delle professioni sanitarie.