CronacaReggio Calabria

“Devozione”: condanne pesanti per i responsabili del traffico di droga tra la Locride e Catania

Un’importante operazione antidroga condotta dalla Squadra Mobile di Catania, in collaborazione con le squadre mobili di Reggio Calabria, Siracusa e con il supporto dello SCO, ha portato nel giugno dello scorso anno all’arresto di 13 persone e alla notifica della conclusione delle indagini per altre 16. L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e dal sostituto procuratore Tiziana Laudani, ha avuto come epicentro un vasto traffico di cocaina tra la Calabria e la Sicilia, confermando ancora una volta la complessità e l’estensione dei collegamenti tra le reti criminali operanti nelle due regioni.
L’inchiesta ha preso il via da Carmelo Scilio, figura di spicco nel traffico di cocaina nel catanese che, nonostante fosse ai domiciliari nel giugno 2020, continuava a gestire la rete di spaccio. Gli inquirenti sono riusciti a identificare i suoi fornitori poco prima di un nuovo arresto di Scilio, avvenuto nel luglio dello stesso anno, mettendo così in luce una fitta rete di relazioni criminali e un’organizzazione ben strutturata, capace di operare anche sotto sorveglianza giudiziaria.
La cocaina veniva rifornita principalmente da Bruno Cidoni, Antonio Pezzano e Pasquale Zangari. In particolare, Cidoni, originario della Calabria, si era trasferito a Catania per gestire direttamente l’intero ciclo del traffico: spostamenti, stoccaggio, taglio e distribuzione della droga. Gli accertamenti hanno documentato almeno 20 viaggi tra Calabria e Catania, condotti con veicoli dotati di compartimenti nascosti. A fare da corriere era il catanese Francesco Sedici, mentre la droga veniva poi nascosta nell’abitazione di Cidoni, nel quartiere San Giovanni Galermo. L’efficienza del sistema logistico messo in piedi dimostra la capacità dell’organizzazione di eludere i controlli, sfruttando il radicamento territoriale e la complicità di soggetti fidati.
Il traffico di cocaina, sotto il controllo delle ‘ndrine calabresi, rappresenta un vero e proprio monopolio, con la polvere bianca che arriva nel catanese sia via mare – con grossi carichi che fanno scalo in Calabria – sia via terra, per poi essere immessa nel mercato locale. In questo sistema, i calabresi stabiliscono le regole, mentre una rete ramificata di corrieri, grossisti e broker si occupa della logistica e della distribuzione, spesso in collaborazione con gruppi mafiosi locali. Questo modus operandi ha permesso di garantire continuità nelle forniture, amplificando il potere contrattuale delle ‘ndrine nei confronti degli acquirenti locali.
Pasquale Zangari, già noto alle cronache giudiziarie, è stato ritenuto coinvolto nell’approvvigionamento della droga. In passato era stato assolto nel processo derivante dall’operazione Edera della DDA di Reggio Calabria. Tuttavia, nell’ambito dell’operazione Devozione è stato condannato per associazione finalizzata al traffico di droga, avendo consegnato decine di chilogrammi di cocaina a corrieri siciliani e raccolto il denaro per i fornitori. In tutto, le indagini hanno portato al sequestro di 11 kg di cocaina e hanno documentato i numerosi viaggi tra Calabria e Sicilia di cui sopra per il trasporto di cocaina e marijuana. Questi dati testimoniano l’intensità del traffico e la sua rilevanza economica, oltre alla capacità delle forze dell’ordine di intercettare e neutralizzare attività illecite strutturate e reiterate nel tempo.
Ecco l’elenco delle condanne inflitte:

  • Bruno Cidoni: 20 anni (Avv. Antonio Furfari, foro di Locri; Avv. Marco Tringali, foro di Catania);
  • Antonio Pezzano: 20 anni (Avv. Antonio Furfari, foro di Locri);
  • Pasquale Zangari: 6 anni e 8 mesi (Avv. Giuseppe Zangari, foro di Locri);
  • Francesco Sedici: 9 anni e 8 mesi (Avv. Salvatore Centorbi, foro di Catania);
  • Pietro Sedici: 8 anni (Avv. Salvatore Centorbi, foro di Catania);
  • Salvatore Torrisi: 8 anni e 8 mesi (Avv. Fabio Presenti, foro di Catania);
  • Santo Vitale: 9 anni e 2 mesi (Avv. Salvatore Pace, foro di Catania);
  • Giuseppe Addamo: 6 anni e 8 mesi (Avv. Tommaso Manduca, foro di Catania);
  • Luigi Danilo Garozzo: 6 anni e 8 mesi (Avv. Salvatore Centorbi, foro di Catania);
  • Giuseppe Mirabile: 6 anni e 8 mesi (Avv. Eugenio De Luca, foro di Catania);
  • Antonio Oreste Prelati: 5 anni (Avv. Gabriele Aurelio Martino Celesti, foro di Catania);
  • Orazio Giardina: 4 anni e 8 mesi (Avv. Maria Michela Trovato, foro di Catania);
  • Stefano Nicosia: 4 anni e 8 mesi (Avv. Walter Tesauro, foro di Catania);
  • Alfio Scandurra: 4 anni e 8 mesi (Avv. Angelo Cassone, foro di Catania);
  • Giovanni Magro: 4 anni (Avv. Salvatore Pace, foro di Catania);
  • Giovanni Costanzo: 4 anni (Avv. Giovanni Arena, foro di Catania);
  • Domenico Christian Santonocito: 3 anni (Avv. Gabriele Aurelio Martino Celesti, foro di Catania);
  • Gino Gueli: 2 anni (Avv. Salvatore Pappalardo, foro di Catania);
  • Salvatore Sam Privitera: 2 anni (Avv. Massimiliano Amato, foro di Catania).

L’operazione rappresenta un nuovo, duro colpo al narcotraffico che dalla Calabria irradia i suoi interessi in Sicilia e in tutta Italia, confermando il ruolo centrale delle ‘ndrine nel controllo dei flussi di cocaina nel Paese e l’importanza della cooperazione tra procure e forze dell’ordine di diverse regioni per contrastare un fenomeno interregionale che alimenta la criminalità organizzata.

Oὐδείς

Oὐδείς (pronuncia üdéis) è il sostantivo con il quale Ulisse si presenta a Polifemo nell’Odissea di Omero, e significa “nessuno”. Grazie a questo semplice stratagemma, quando il re di Itaca acceca Polifemo per fuggire dalla sua grotta, il ciclope chiama in soccorso i suoi fratelli urlando che «Nessuno lo ha accecato!», non rendendosi tuttavia conto di aver appena agevolato la fuga dei suoi aggressori. Tornata alla ribalta grazie a uno splendido graphic novel di Carmine di Giandomenico, la denominazione Oὐδείς è stata “rubata” dal più misterioso dei nostri collaboratori, che si impegnerà a esporre a voi lettori punti di vista inediti o approfondimenti che nessuno, per l’appunto, ha fino a oggi avuto il coraggio di affrontare.

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