Gioiosa Ionica: futuro incerto per l’Associazione “Crescere Giocando”

Dall’Associazione Crescere Giocando
Partono i cantieri di Via Diaz di Gioiosa Ionica, che ricadono nel progetto I Parchi Urbani e le Vie Verdi della Valle del Torbido, ma a rimetterci è l’associazione Crescere Giocando con il suo il centro socio ricreativo educativo che ospita 15 ragazzi che usufruiscono del servizio di volontariato, che rischia di non trovare una collocazione adeguata a Gioiosa Ionica, perché l’amministrazione comunale non ha ancora indicato una struttura idonea per poter proseguire l’attività che parte dal lontano 2004. Il comune di Gioiosa Ionica, infatti, ha chiesto all’associazione di riconsegnare all’Ente entro il prossimo 18 luglio l’immobile per poter procedere con i lavori di demolizione per lasciare spazio a quanto previsto nel progetto.
L’associazione, rappresentata dal signor Pietro Macrì, chiede all’amministrazione di Gioiosa Ionica “di individuare e donare una struttura temporanea o definitiva, affinché possano continuare il loro lavoro, che include il recupero scolastico, i laboratori manuali e diverse attività di socializzazione, fondamentali per i ragazzi che spesso hanno problemi di linguaggio, comportamentali, di epilessia o di altre difficoltà”. Macrì sottolinea che il lavoro svolto in questi 20 anni «è importante e che, senza una sede, rischiamo di dover interrompere le attività, lasciando i ragazzi senza supporto e creando un peso anche per i genitori».
La richiesta dell’associazione “è di almeno due stanze temporanee, anche in modo provvisorio, per non interrompere il percorso di crescita e integrazione dei giovani”.
Ben vengano progetti ambiziosi di rigenerazione urbana, peraltro finanziati come in questa circostanza con fondi PNRR, ma servirebbe anche una maggiore attenzione a non impoverire realtà sociali come quella rappresentata dall’associazione Crescere Giocando che, fino a questo momento, per la comunità gioiosana e di tanti altri paesi limitrofi, ha rappresentato un punto di riferimento importante per l’inclusione di tanti giovani con problematiche di diversa natura e che, senza una sede adeguata, rischiano di rimanere senza alcun servizio con tutte le conseguenze che possono ricadere a livello sociale.




