L’impegno di Coldiretti tra difesa del Made in Italy e la sostenibilità in agricoltura

È stata ufficializzata la nomina di Maria Clelia Zagarella come nuova Responsabile provinciale di Coldiretti Donne Impresa Reggio Calabria, durante un incontro tenutosi a Motta San Giovanni. Maria Clelia, imprenditrice agricola legata alla storica azienda vitivinicola Cantine Zagarella, incarna perfettamente il connubio tra tradizione e innovazione nel settore agricolo calabrese. Maria Antonietta Mascaro, Responsabile regionale Donne Coldiretti Calabria, ha evidenziato quanto sia fondamentale avere guide capaci di coniugare passione, competenze e visione. Anche la neo eletta Zagarella ha espresso la sua gratitudine, sottolineando il forte valore delle donne in agricoltura e la loro capacità di innovare senza perdere il legame con la terra e le tradizioni.
Con uno slogan incisivo, “Abbiamo bisogno dell’Europa come il pane, ma questa non è l’Europa che vogliamo”, Coldiretti ha poi organizzato una serie di proteste da Bruxelles a Roma. Le mobilitazioni mirano a denunciare le politiche europee che, secondo l’associazione, mettono a rischio la sicurezza alimentare e la democrazia. Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, ha messo in evidenza una critica decisa: “Un’Europa che toglie risorse alla produzione di cibo per destinarle al riarmo non è l’Europa che vogliamo”. Le proteste hanno visto la partecipazione di numerosi giovani agricoltori, uniti da slogan forti come “Non spegnere la democrazia!” e “Non spegnere l’agricoltura!”
Sul fronte nazionale, anche la moda abbraccia la sostenibilità con Malìa Lab, l’atelier guidato dalla stilista calabrese Flavia Amato, protagonista al Rome Fashion Show #HauteCouture. L’evento, svoltosi a Roma il 19 e 20 luglio, ha visto sfilare abiti eco-friendly realizzati con materiali naturali e riciclati. Flavia Amato ha descritto questa iniziativa come «una nuova visione di bellezza che parla calabrese e indossa il rispetto per la terra», mentre Dominga Cotarella e Mariafrancesca Serra, leader delle Donne Coldiretti, hanno sottolineato l’importanza di una filiera tessile ecosostenibile supportata dall’agricoltura.
Su un altro fronte, la situazione economica agricola calabrese è messa a dura prova dai tagli del 20% dei fondi PAC 2028-2034, che colpiranno oltre 65.000 aziende agricole. Una decisione che Franco Aceto, presidente di Coldiretti Calabria, definisce «un disastro annunciato», sottolineando come meno agricoltura significhi più importazioni e prezzi del cibo più alti per i cittadini. La mobilitazione continua per difendere la sovranità alimentare e garantire il futuro delle comunità agricole locali.
Infine, riguardo agli accordi commerciali con gli Stati Uniti, Coldiretti Calabria ribadisce la necessità di proteggere il Made in Italy dalle imitazioni e di mantenere standard qualitativi elevati. Franco Aceto ha dichiarato con fermezza: «Non possiamo accettare compromessi che penalizzino il nostro vino e l’olio d’oliva», confermando l’impegno dell’associazione a rilanciare le produzioni locali e consolidare la sovranità alimentare del territorio.




