Costume e Società

A Montepaone un simposio d’Arte Contemporanea tra migrazione e umanità

Hanno vissuto un meritato momento di gloria gli artisti protagonisti del Simposio d’Arte Contemporanea dal titolo Migranti perché?, svoltosi a Montepaone Lido nei nuovi locali del San Luca Restaurant. L’evento, promosso dall’associazione Jone, presieduta da Mario Iannelli, e dal rinomato Atelier De-Filage dell’infaticabile promotrice culturale Rosa Spina, ha rappresentato un viaggio profondo tra arte, umanità e riflessioni esistenziali.
In una splendida cornice artistica, immersa tra opere che riflettono temi di stringente e dolorosa attualità, ha aperto i lavori il conduttore radiofonico Massimo Brescia, sottolineando come la Calabria sia profondamente segnata dal fenomeno migratorio. Mario Iannelli ha evidenziato che l’emigrazione riguarda l’intero pianeta, mettendo in risalto il suo impegno per l’integrazione dei dipendenti stranieri, desiderosi di costruire una nuova vita con le loro famiglie. A seguire, il sindaco di Montepaone, Mario Migliarese, ha dichiarato che gli immigrati non hanno mai creato problemi nella comunità locale, ringraziando Iannelli e Spina per la donazione di opere da parte degli artisti, destinate a una mostra permanente nella sede municipale.
Durante l’evento, Carlo Motta, responsabile Libri Editoriale Giorgio Mondadori, ha presentato il Catalogo del Collezionista d’Arte Moderna, sottolineando che «il valore di un’opera d’arte è determinato da quanto qualcuno è disposto a pagare per essa». Rispondendo a una domanda del giornalista Luigi Stanizzi su come un artista possa valorizzare le proprie opere, ha suggerito di partecipare a premi e concorsi come il Premio Arte per aumentare la visibilità. «E ci vuole talento», ha aggiunto con enfasi Salvatore Calabretta.
L’intervento del critico d’arte Antonio Falbo ha catturato l’attenzione del pubblico con la presentazione di un catalogo di 600 pagine dedicato a Rosa Spina, un’opera monumentale che ripercorre il suo percorso artistico dagli anni Settanta fino ad oggi. Falbo ha analizzato l’opera Rosa Spina e La Zattera della Medusa: un dolore che attraversa i secoli, evidenziando come l’artista riesca a connettere passato e presente, reinterpretando l’iconica opera di Géricault attraverso un linguaggio artistico intenso e trasformativo.
È seguita la presentazione di Islanda e altre storie da parte di Tea Mancuso, terzo volume della serie La grande favola dell’universo di Giuseppe Arnone, un’opera che intreccia epica, magia e riflessione filosofica. Le emozioni si sono intensificate grazie agli interventi di Augusto Ambrosio, Paola Moretti e della colta Cettina Mazzei, che ha proposto una suggestiva rappresentazione della strage di Cutro, raffigurando i morti in mare come rose, un’immagine di struggente bellezza e dolore.
Tra gli artisti presenti, Rosa Spina, Giancarlo Caneva, Franz Ferruccio, Augusto Ambrosio, Nicola Guarino, Gianni Maglio, Gianni Mastrantonio, Bluer (Lorenzo Viscidi), Paola Moretti, Simonetta Turco, Claudio Malacarne, Massimo Di Febo, Cettina Mazzei, Eleonora Sala e Luigi Verrino hanno saputo trasmettere emozioni forti con le loro opere. Le critiche artistiche di Tea Mancuso e Carlo Motta si sono trasformate in un dialogo vivace, arricchito dalla lettura di versi poetici.
La presenza di Roberto Principe, referente del Maon di Rende, ha aggiunto prestigio all’evento, annunciando la prossima mostra antologica di Rosa Spina. In un clima di profonda commozione, il maestro Malacarne ha ringraziato per l’accoglienza, mentre i racconti di emigrazione, speranza e tragedia hanno toccato le corde più intime dei presenti. Particolarmente doloroso il racconto di Stanizzi sulla madre costretta a una scelta disumana durante un naufragio, una storia che ha lasciato il pubblico in un silenzio carico di emozioni.
Il senso profondo del Simposio è stato trasmesso dall’arte e dall’impegno di Rosa Spina, che continua a voler incidere nella realtà attraverso la cultura. A conclusione, Mario Iannelli, insieme alla moglie Mena Cristofaro e al socio, lo chef Tommaso Proganò, ha rivolto parole di ringraziamento, mentre Proganò ha deliziato i presenti con le sue specialità di mare, servite in riva al mitico Ionio.
L’evento si è concluso con parole di infinita gratitudine e stima verso tutti i protagonisti di questa kermesse culturale, che da dieci anni riesce a coinvolgere artisti di ogni provenienza, lasciando un segno indelebile nel cuore di chi ha la fortuna di parteciparvi.

Francesca Sabatini

Giornalista d’assalto e senza peli sulla lingua, Francesca sarebbe disposta davvero a tutto pur di raccontare la verità. La sua esperienza nel settore dell’audiovisivo ne fa una professionista a tutto tondo, ma è nell’elaborazione dei testi che la Sabatini dà il meglio di sé. Mente brillante al servizio di un territorio che intende “rovesciare come un calzino”, non c’è stenografo che possa tenerle testa o opinionista da salotto che possa leggere le sfumature della realtà politica locale come lei ci ha abituato a fare. Il suo sogno? Essere la prima a raccontare l’incontro con una civiltà aliena.

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