Gli studenti del Polo Liceale di Locri all’evento finale del “Premio per la cultura mediterranea”

Dal Comitato Comunicazione Polo Liceale Zaleuco – Oliveti – Panetta – Zanotti
Grande soddisfazione per il Polo Liceale di Locri Zaleuco – Oliveti – Panetta – Zanotti, guidato dalla Dirigente Carmela Rita Serafino, che ha visto una rappresentanza di studenti partecipare all’evento conclusivo del Premio per la Cultura Mediterranea, indetto dalla Fondazione Carical, come Giuria Giovani, andando a completare l’iter iniziato mesi fa, quando si è ritrovata a scegliere, tra tutti i libri visionati e recensiti, una terna da mandare in finale. Dalla terna è scaturita, come vincitrice, per la sezione Narrativa Giovani, la scrittrice Roberta Recchia con l’opera Tutta la vita che resta, un romanzo, prezioso e dolcissimo, doloroso e accogliente, intimo e corale, che esplora i meccanismi della vergogna e del lutto, ma soprattutto dell’affetto e della cura, e li fa emergere con una delicatezza sapiente, capace di incantare e sorprendere. La prof.ssa Maria Vittoria Valenti e la prof.ssa Rossella Fontana, referente per i concorsi letterari del Polo, hanno accompagnato la delegazione studentesca al Teatro Alfonso Rendano di Cosenza, composta da: Matteo Leonello, Alecci Chiara, Nicole Guerrisi, Greta Arone, Giulia Versaci, Anna Furci, Antonella Giampaolo, Aurora Spataro, Giusy Tavarnesi e Viviana Lafronte della 5ªB del Liceo Scientifico Zaleuco Jasmine Commisso, Giulia Macrì, Lucrezia Pezzaniti e Stefania Antonacci della 5ªA del Liceo Classico Ivo Oliveti e Viviana Fuda della 5ªA del Liceo Scientifico Sportivo Zanotti, dove, insieme ad altri ragazzi provenienti da dieci Istituti di Calabria e Lucania, hanno potuto dialogare con l’autrice Recchia, in special modo Matteo Leonello (Alfiere), che ha letto sul palco la motivazione del premio. La serata è stata presentata da Gabriella Capparelli del Tg1 e si è svolta attorno a un tema di struggente attualità: i cambiamenti climatici, le cui conseguenze stanno influenzando profondamente la salute del pianeta, incidendo, in particolar modo, sulle popolazioni che abitano il bacino mediterraneo. Sul palco del Rendano, i momenti di riflessione e confronto si sono alternati a performance musicali, teatrali e di danza, ideate e coordinate da Stefano Bellu, che ha curato la regia della manifestazione. Così il Presidente della Fondazione Carical, Giovanni Pensabene: «L’edizione di quest’anno ha confermato le caratteristiche distintive del nostro Premio, che propone, come vincitori, intellettuali di riconosciuta fama e riafferma il ruolo fondamentale degli studenti delle scuole calabresi e lucane, che stanno riscoprendo il valore formativo della lettura e della capacità di assimilare criticamente ciò che leggono». Anche il Presidente e Fondatore del Premio, Mario Bozzo, si è così espresso a riguardo: «Anche in questa XIX edizione abbiamo mantenuto alto il livello qualitativo del nostro Premio, grazie all’intenso lavoro della Giuria, dei collaboratori e dei dipendenti ai quali va il mio convinto e grato apprezzamento». Un plauso agli allievi del Polo Liceale, che hanno dato prova che in un tempo digitale, leggere un libro ha ancora il suo perché. Dietro la tecnologia c’è e ci sarà sempre la persona, con i suoi sogni e le sue aspirazioni, e che ancora non è pronta ad essere sostituita, ma vuole far parte di quella buona umanità, che riscopre il patrimonio emozionale della storia, attraverso i testi scritti, e lo mantiene vivo e autentico, accendendo nuove fiammelle di autentica e verace personalità.
È principalmente attraverso i libri che godiamo dei rapporti con menti superiori; e queste inestimabili comunicazioni sono alla portata di tutti.
Madame De Genlis



