La musica della Calabria conquista Hong Kong grazie al Sagapò Project

Dopo il grande entusiasmo raccolto in Italia e in Europa, il Sagapò Project ha brillato anche ad Hong Kong, regalando al pubblico asiatico un’esperienza musicale unica. Il concerto, tenutosi la scorsa settimana allo Sheung Wan Civic Centre, ha rappresentato un nuovo e straordinario traguardo per il trio calabrese, grazie al sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura e nell’ambito del festival FOLKever – Italian Music Roots in Motion.
Nato lungo la costa ionica calabrese, nei luoghi antichi della Magna Grecia, il Sagapò Project è molto più di un semplice gruppo musicale. Concepito come un viaggio sonoro attraverso le radici mediterranee, il progetto fonde tradizione e innovazione, unendo jazz, world music, pop e sonorità locali. Le voci e gli strumenti di Marinella Rodà (voce), Gegè Albanese (pianoforte) e Massimo Cusato (percussioni) creano un repertorio che intreccia il grecanico, l’ebraico, il calabrese e il portoghese, dando vita a una miscela che racconta la storia, la cultura e le tradizioni della Calabria in chiave contemporanea.
Il concerto di Hong Kong ha confermato quanto già emerso nei tour estivi europei: la musica calabrese, pur radicata nel territorio, ha un linguaggio universale capace di emozionare e coinvolgere pubblici diversi. La partecipazione a FOLKever ha permesso al trio di mostrare come l’eredità culturale della Locride possa dialogare con il mondo, trasformandosi in strumento di diplomazia culturale e ambasciatrice dell’identità mediterranea.
“Siamo grati alla nostra Calabria – hanno dichiarato i musicisti – che con il suo patrimonio culturale ci ha dato la possibilità di esibirci a Hong Kong, oltre che nel nostro amato Mediterraneo. Un ringraziamento particolare va all’Istituto Italiano di Cultura di Hong Kong”.
Con questa esibizione, il Sagapò Project si conferma un progetto musicale innovativo e di respiro internazionale, capace di valorizzare la forza identitaria della Calabria, rendendo la sua cultura accessibile e apprezzata ben oltre i confini nazionali. La musica, ancora una volta, diventa ponte tra popoli e generazioni, testimoniando il potere universale delle tradizioni locali trasformate in arte condivisa.




