Summer Peace University: ripartono le attività del Campus per la diplomazia globale

In un tempo dominato da guerre prolungate, crisi globali e innovazioni tecnologiche che superano la capacità di regolazione della politica, parlare di pace richiede realismo, metodo e strumenti concreti. È questa la sfida accolta dalla Summer Peace University (SPU), iniziativa internazionale promossa dall’Istituto Calabrese di Politiche Internazionali (IsCaPI), che nel 2024 ha preso forma a Belvedere Marittimo, con il patrocinio del Comune, trasformando il borgo calabrese in un campus diffuso dedicato alla diplomazia e alla cooperazione globale.
Per quattro settimane, la SPU ha riunito studenti, docenti e rappresentanti istituzionali provenienti da quattro continenti, impegnati in un percorso di didattica, laboratori e simulazioni diplomatiche. L’obiettivo è ambizioso: promuovere il dialogo internazionale, la prevenzione dei conflitti e la costruzione di una cittadinanza globale consapevole. Non si tratta di un semplice corso accademico, ma di un laboratorio permanente di formazione e confronto che intreccia politica, diplomazia, sostenibilità e sviluppo umano, mettendo i giovani protagonisti di un dialogo tra culture e prospettive diverse.
Nel programma 2025, la Summer Peace University si concentra su temi cruciali per la comprensione del mondo contemporaneo: multipolarismo, sicurezza energetica, geofinanza, transizione digitale e impatto dell’intelligenza artificiale sugli equilibri geopolitici. Nella seconda parte del percorso, l’attenzione si sposta invece su sovranità, poteri e conflitti contemporanei, con un’analisi delle guerre ibride e della resilienza istituzionale. Ogni venerdì, la teoria lascia spazio alla pratica con il Peace Lab Diplomacy, una simulazione multilivello di crisi internazionali in cui i partecipanti, organizzati in delegazioni, devono negoziare, redigere documenti diplomatici e gestire scenari di tensione globale. Nel pomeriggio, la riflessione si apre alla cittadinanza attraverso forum pubblici che mettono in dialogo studenti, esperti e istituzioni.
«Non è un esercizio accademico, ma un laboratorio di diplomazia concreta. Mettiamo insieme formazione, istituzioni e territorio», spiega Salvatore La Porta, presidente di IsCaPI. Il modello organizzativo, conferma, resta quello della prima edizione: IsCaPI coordina, il Comune di Belvedere Marittimo è partner strategico, mentre un consorzio internazionale di università e centri di ricerca assicura continuità e visione globale.
A sottolineare il valore scientifico e operativo dell’iniziativa è Pavel Malyzhenkov, direttore scientifico del progetto: «Offriamo 60 ore in presenza tra lezioni e laboratori, con una faculty internazionale e lavori in team. Ma il vero obiettivo è l’uscita finale: un White Paper agile con analisi, scenari e raccomandazioni operative su nuovi equilibri globali, intelligenza artificiale e transizione digitale, clima ed energia. Consegnarlo entro novembre significa incidere sull’attualità, non inseguirla».
Particolarmente significativa è anche la relazione con il territorio. «La scelta di Belvedere Marittimo non è casuale – sottolinea Fabrizia Arcuri, responsabile delle relazioni pubbliche e della comunicazione. – È il nostro Village of Wisdom, versione locale del modello Borghi della Sapienza promosso da IsCaPI. Studiare in un centro storico vissuto, con il territorio che entra nei percorsi formativi, rende tangibili i valori di pace, sostenibilità e cooperazione».
Il legame con la comunità locale trova espressione nei due Forum Internazionali che completano il percorso formativo, realizzati con il patrocinio della Commissione Europea. Si tratta di momenti pubblici di alto profilo che mettono in dialogo mondo accademico, istituzioni e società civile, trasformando la formazione in un’occasione di confronto aperto. Il primo forum, previsto per venerdì 10 ottobre (ore 18:00–20:00), sarà dedicato al tema The Future of Global Order: Between Competition, Cooperation and Conflict e analizzerà le nuove tensioni geopolitiche e il ruolo dell’Europa nei futuri assetti globali, con la partecipazione di ambasciatori, esperti e rappresentanti istituzionali internazionali. Il secondo forum, in programma venerdì 17 ottobre, affronterà invece il tema Beyond Borders: Peace Dialogues and Autonomy for Stateless Peoples, con un focus sui processi di pace, la diplomazia multilaterale e i modelli di autonomia nei contesti segnati da conflitti e disuguaglianze.
Entrambi gli appuntamenti trasformano il lavoro dell’aula in un confronto pubblico, offrendo a studenti e cittadini la possibilità di dialogare direttamente con i protagonisti della diplomazia internazionale.
La SPU è realizzata con il sostegno di Gamian Consulting, il patrocinio di Confapi Calabria e la collaborazione di oltre venti università tra Europa, Africa, Asia e America Latina. Accanto ai partner accademici, partecipano anche enti pubblici, imprese e realtà culturali locali, uniti nel sostenere un progetto che coniuga alta formazione, cooperazione internazionale e sviluppo territoriale.
In questo modo, la Summer Peace University dimostra come anche un piccolo borgo del Sud possa diventare centro nevralgico di diplomazia e pensiero globale.




