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A Palazzo Alvaro una conferenza dedicata alla Villa Romana del Naniglio di Gioiosa Ionica

Si terrà venerdì 17 ottobre, alle ore 17:00, nella Sala Perri di Palazzo Alvaro, sede della Città Metropolitana di Reggio Calabria, l’ottavo appuntamento del ciclo di incontri Archeocomunidiquialità, promosso dall’Archeoclub d’Italia – Area Integrata dello Stretto in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e il Comune di Gioiosa Ionica.
L’iniziativa, che rientra nel più ampio programma di valorizzazione dei beni culturali e archeologici della Calabria, sarà dedicata a uno dei siti più affascinanti del territorio: la Villa Romana del Naniglio di Gioiosa Ionica, con un approfondimento dal titolo Contesto, strutture, continuità di vita.
Dopo i saluti istituzionali di Rosanna Trovato, presidente dell’Archeoclub Area Integrata dello Stretto, e del sindaco di Gioiosa Ionica Luca Ritorto, introdurrà i lavori Francesca Crea, vicepresidente dell’Archeoclub e coordinatrice del progetto Archeocomunidiquialità.
Relatrice dell’incontro sarà Marilisa Morrone, archeologa dell’Università della Campania L. Vanvitelli, che illustrerà le più recenti ricerche e interpretazioni relative al complesso residenziale del Naniglio, celebre per i suoi straordinari mosaici pavimentali, le strutture termali e la cisterna sotterranea.
La conferenza offrirà un’occasione preziosa per riscoprire la storia e l’importanza di un sito simbolo dell’archeologia calabrese, testimone di una continuità di vita che attraversa i secoli e che ancora oggi racconta la ricchezza culturale e architettonica della Locride.
L’appuntamento conferma l’impegno dell’Archeoclub e della Città Metropolitana di Reggio Calabria nella promozione del patrimonio storico e artistico regionale, con l’obiettivo di rafforzare il legame tra ricerca scientifica, valorizzazione territoriale e partecipazione civica.

Francesca Sabatini

Giornalista d’assalto e senza peli sulla lingua, Francesca sarebbe disposta davvero a tutto pur di raccontare la verità. La sua esperienza nel settore dell’audiovisivo ne fa una professionista a tutto tondo, ma è nell’elaborazione dei testi che la Sabatini dà il meglio di sé. Mente brillante al servizio di un territorio che intende “rovesciare come un calzino”, non c’è stenografo che possa tenerle testa o opinionista da salotto che possa leggere le sfumature della realtà politica locale come lei ci ha abituato a fare. Il suo sogno? Essere la prima a raccontare l’incontro con una civiltà aliena.

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