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Giuseppe Falcomatà: «La libertà e la democrazia vanno difese ogni giorno»

Tra memoria, cultura e impegno civile, la Città Metropolitana di Reggio Calabria ha vissuto giornate dense di appuntamenti significativi che hanno unito storia, scienza e attualità.
Nella sala Trisolini di Palazzo Alvaro è stato presentato il libro Alioscia di Aldo Polisena, dedicato alla figura del partigiano calabrese Franco Sergio, nato a Cinquefrondi, vissuto a Maropati e ucciso nel cuneese dai nazisti. L’incontro, moderato da Sandro Vitale, presidente di Venticinqueaprile Ampa, ha visto la partecipazione del sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, che ha proposto di intitolare una via cittadina al giovane eroe della Resistenza.
Per il primo cittadino, l’opera di Polisena «ricorda il tributo di sangue versato dai calabresi nella lotta di Liberazione». Il sacrificio di Alioscia, partito dalla Calabria nel 1943 per combattere il nazifascismo, rappresenta, ha sottolineato Falcomatà, «un patrimonio di valori che dobbiamo custodire e trasmettere». Le immagini del suo funerale, celebrato nel 1981, hanno evocato «un sentimento diffuso di commozione e consapevolezza dell’altissimo valore del suo sacrificio».
Il sindaco ha ricordato che «anche il Mezzogiorno ha dato un contributo decisivo alla Resistenza» e che momenti come questo «servono a recuperare l’orgoglio del tributo di sangue versato dalla Calabria per la Liberazione». Per questo, ha annunciato, una via di Reggio Calabria porterà il nome di Franco Sergio “Alioscia”, unendosi ai murales già dedicati a Pasquale Brancatisano “Malerba” e Teresa Gullace.
In parallelo, Falcomatà ha preso parte alla commemorazione del ventennale dell’uccisione di Franco Fortugno, ribadendo il valore della sua testimonianza di libertà e legalità. «La vita e la morte di Franco sono legate a doppio filo alla parola libertà», ha dichiarato il sindaco, annunciando che anche a lui sarà dedicata una via cittadina. Fortugno, vicepresidente del Consiglio regionale assassinato nel 2005, resta per Falcomatà «un simbolo di impegno politico e civile, un servitore delle istituzioni che ha pagato con la vita la sua battaglia per la democrazia».
«La lotta alla ‘ndrangheta e al malaffare è una sfida da vincere per dare un futuro migliore alla nostra terra», ha aggiunto, sottolineando che il ricordo del politico locrese deve continuare a ispirare le nuove generazioni.
Non solo memoria e impegno civile, ma anche cultura scientifica e riflessione filosofica nel cartellone metropolitano. Oggi, venerdì 17 ottobre, alle ore 21:00, il Planetarium Pythagoras ospiterà l’appendice conclusiva della rassegna Filosofia Quantistica con la conferenza I dadi di Dio. La teoria della Relatività di Einstein del filosofo della scienza Gianfranco Cordì. L’appuntamento offrirà una riflessione sul rapporto tra la teoria dei quanti e la relatività, «tra l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo», invitando il pubblico a interrogarsi su quel “gioco di Dio” che lega scienza, natura e conoscenza. L’ingresso è libero.
Infine, il sindaco metropolitano ha espresso la solidarietà al dottor Salvatore Tripodi, medico aggredito a Reggio Calabria, definendo l’episodio «un atto grave che evidenzia una vera emergenza sociale». «La violenza agli operatori sanitari è una piaga da combattere e prevenire con interventi culturali e istituzionali», ha affermato Falcomatà, ricordando che «non garantire la sicurezza di chi cura è una sconfitta per tutti».
Un messaggio comune attraversa dunque le diverse iniziative della Città Metropolitana: difendere la libertà, promuovere la cultura e sostenere chi si spende per la collettività. È questo, come ha più volte ribadito Falcomatà, «il modo migliore per onorare la memoria di chi ha dato tutto per la nostra democrazia e per costruire una comunità più giusta, consapevole e solidale».

Umberto Landi

Dotato di abilità ai limiti del sovrumano, Umberto appartiene a quella nuovissima categoria di supergiornalisti che sanno farsi notare poco ma sono in grado di produrre tantissimo. La sua capacità di osservazione e la sua rapidità nel produrre testi interessanti ed efficaci è straordinaria, tanto che c’è persino chi è pronto a giurare che sia il frutto di un segretissimo esperimento di bioingegneria. Di poche parole, ha deciso di mettere le proprie capacità al servizio del territorio, senza mai giudicare ma sempre pronto a stimolare le riflessioni degli altri.

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