Attualità

CGIL Calabria: tutele per i tirocinanti e stop al lavoro festivo nel commercio

Due fronti diversi, un’unica battaglia: la difesa della dignità del lavoro in Calabria.
Da un lato, la CGIL Calabria e il Nidil CGIL chiedono chiarezza e trasparenza sul futuro dei Tirocinanti di Inclusione Sociale (Tis); dall’altro, insieme a Fisascat CISL e UILTuCS, i sindacati del commercio e della grande distribuzione organizzata annunciano lo sciopero per tutte le giornate festive dal 1º novembre al 6 gennaio 2026, per dire basta a un modello che sacrifica vita e diritti dei lavoratori.

TIS: “Nessuno venga lasciato indietro”

La CGIL e il Nidil chiedono alla Regione Calabria di passare rapidamente dalle parole ai fatti, assicurando continuità economica e lavorativa per tutti i tirocinanti.
“Solo attraverso risposte certe, atti amministrativi chiari e una regia trasparente sarà possibile completare in modo equo e dignitoso il percorso di stabilizzazione», affermano Luigi Veraldi, segretario CGIL Calabria, e Ivan Ferraro, coordinatore Nidil CGIL Calabria.
Durante l’incontro con la Regione, è stato chiarito che la mini proroga dei tirocini per novembre e dicembre riguarda solo gli enti che hanno già avviato la procedura di assunzione o sono in attesa del parere Cosfel, escludendo però i tirocinanti ancora in formazione.
I sindacati hanno chiesto soluzioni urgenti per garantire copertura economica e continuità occupazionale anche a loro.
La Regione, rappresentata dal consigliere delegato al Lavoro Giovanni Calabrese e dal dirigente generale Fortunato Varone, ha riconosciuto le difficoltà dovute all’assenza della Giunta, assicurando tuttavia il monitoraggio costante dei pagamenti e la ricerca di fondi aggiuntivi con il Ministero del Lavoro.
Un risultato importante riguarda la proroga dell’indennità economica di 631 euro mensili anche per il 2026, adeguata alla pensione minima e indicizzata automaticamente.
I sindacati chiedono inoltre uniformità di procedure e trasparenza nei criteri di selezione dei Centri per l’Impiego, per evitare disparità territoriali.
«È tempo di garantire certezze, non solo proroghe temporanee – ribadiscono le organizzazioni -. Migliaia di persone tengono in piedi servizi pubblici essenziali e meritano rispetto e stabilità».

Sciopero nei festivi: “Il tempo di vita non è in saldo”

Nel frattempo, Filcams CGIL Calabria, Fisascat CISL Calabria e UILTuCS Calabria hanno proclamato lo sciopero in tutte le giornate festive comprese tra il 1º novembre e il 6 gennaio 2026 nel settore del commercio e della GDO.
Una mobilitazione che vuole difendere il diritto al riposo e alla vita privata dei lavoratori, sempre più compressi da un modello di consumo senza limiti.
«Le festività non possono essere trattate come giorni qualsiasi – dichiarano le segreterie regionali -. Non è un gesto contro i consumatori, ma per le comunità: la festa è un bene comune, non un privilegio per chi incassa gli utili».
I sindacati chiedono con forza alla Regione Calabria di aggiornare una legge sul commercio ormai obsoleta, che non tutela né il tempo di vita né la qualità dell’occupazione.
Tra le richieste principali:

  • Turni di lavoro più umani, che rispettino la conciliazione vita-lavoro;
  • Maggiorazioni economiche dignitose per chi lavora nei festivi;
  • Stabilità occupazionale e tutela della salute;
  • Un tavolo di confronto strutturato con istituzioni e parti datoriali.

«Il commercio è un servizio, non una gabbia – sottolineano i sindacati -. Il tempo libero è salario sociale, è vita piena, è dignità. E noi lo vogliamo intero».

Una battaglia comune per dignità e diritti

Dai tirocinanti della pubblica amministrazione ai commessi della grande distribuzione, la CGIL Calabria ribadisce una visione unitaria: nessuno deve essere lasciato indietro.
La lotta per il lavoro dignitoso passa attraverso trasparenza, stabilità e rispetto dei tempi di vita, perché – come ricordano i sindacati – non può esserci sviluppo senza giustizia sociale.

Francesca Sabatini

Giornalista d’assalto e senza peli sulla lingua, Francesca sarebbe disposta davvero a tutto pur di raccontare la verità. La sua esperienza nel settore dell’audiovisivo ne fa una professionista a tutto tondo, ma è nell’elaborazione dei testi che la Sabatini dà il meglio di sé. Mente brillante al servizio di un territorio che intende “rovesciare come un calzino”, non c’è stenografo che possa tenerle testa o opinionista da salotto che possa leggere le sfumature della realtà politica locale come lei ci ha abituato a fare. Il suo sogno? Essere la prima a raccontare l’incontro con una civiltà aliena.

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