Costume e Società

Nostra Signora dello Scoglio: fede, preghiera e meditazione nella convocazione dei gruppi mariani

Una giornata di intensa spiritualità ha animato, domenica 26 ottobre, il Santuario di Nostra Signora dello Scoglio, fondato da Fratel Cosimo oltre mezzo secolo fa. Centinaia di pellegrini, provenienti da diverse località e giunti in autobus e auto, hanno partecipato con devozione alla convocazione dei gruppi di preghiera e dei devoti della Vergine Immacolata, in un clima di profonda fede e comunione.
L’incontro, introdotto dal coordinatore generale del santuario, dott. Giuseppe Cavallo, si è aperto con la lettura di un messaggio del vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, impossibilitato a presenziare. Nel suo scritto, il presule ha ricordato che “questo primo Giubileo è un evento straordinario che rinsalda l’amicizia tra i gruppi di preghiera e l’esperienza mariana dello Scoglio”, invitando i presenti a “seguire Maria, la Vergine Immacolata, madre di Dio e nostra”, e a recitare il Santo Rosario per implorare la pace nel mondo. Il vescovo ha poi sottolineato che “non c’è sofferenza più grande che vedere i propri figli farsi del male e distruggere la vita”, esortando i fedeli a farsi portatori di speranza e riconciliazione.
Subito dopo, Fratel Cosimo ha rivolto ai convenuti parole di accoglienza e incoraggiamento, ricordando che “il cammino di fede deve essere costante, in continua crescita nella preghiera e nelle opere di misericordia”. Ha ribadito l’importanza della carità cristiana, dell’umiltà e della fraternità all’interno dei gruppi di preghiera, invitando tutti a “pregare in ogni tempo, senza mai stancarsi” e a riconoscere nel volto dei poveri e dei sofferenti “l’immagine di Cristo”.
Nel suo intervento, ha citato la Scrittura e il Vangelo per evidenziare come la fede senza le opere sia morta e ha incoraggiato gli animatori dei gruppi a curare la formazione spirituale, attraverso la catechesi biblica, la recita del Rosario, la partecipazione alla Santa Messa e ai momenti di ritiro.
Ha infine chiesto ai fedeli di pregare per la realizzazione del nuovo Santuario, segno tangibile della devozione alla Vergine Santissima, “Stella del mattino e Madre della speranza”.
La giornata è proseguita con la profonda riflessione di padre Umberto Papaleo, assistente spirituale e confessore del santuario, che ha proposto una meditazione ispirata al Canto XXXIII del Paradiso di Dante Alighieri.
Il sacerdote ha spiegato come, nel capolavoro dantesco, Maria rappresenti il vertice dell’esperienza umana e spirituale, «Vergine Madre, figlia del tuo Figlio, umile ed alta più che creatura», un paradosso che rivela la grandezza della fede e della fiducia in Dio.
Padre Papaleo ha sottolineato che Maria non oscura il volto dell’Onnipotente, ma lo fa risplendere ancora di più, e che la sua figura «è fotografia del nostro futuro, ciò che eravamo e ciò che saremo», come affermava don Tonino Bello. La sua intercessione, ha concluso, continua a essere fonte di luce, forza e speranza per ogni credente.
La giornata si è conclusa con la Santa Messa e una partecipata processione mariana con le fiaccole, durante la quale i fedeli hanno affidato alla Vergine le proprie intenzioni, rinnovando la loro fede nella pace, nella carità e nell’amore di Cristo.

Umberto Landi

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