Grande partecipazione a Reggio Calabria per il convegno sul Bergamotto IGP

Il Bergamotto di Reggio Calabria IGP. Ritorno al futuro: da una storia di profumi alla IG Economy è il titolo del partecipato convegno che giovedì 30 ottobre ha riempito l’aula magna del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, organizzato dal Comitato promotore per il Bergamotto di Reggio Calabria IGP e moderato dal giornalista e saggista Massimo Tigani Sava.
Dopo i saluti di Giuseppe Marino, in rappresentanza della Città Metropolitana di Reggio Calabria, che ha evidenziato l’importanza delle deleghe attribuite dalla Regione, si sono susseguiti numerosi interventi che hanno offerto un quadro preciso sulla IG Economy, approfondendo il valore economico, sociale e ambientale delle produzioni IGP, DOP e STG e il nuovo ruolo dei Consorzi di tutela, reso più incisivo dal regolamento comunitario entrato in vigore nel maggio 2024.
L’agronomo Rosario Previtera, presidente del Comitato promotore, ha illustrato l’iter dell’IGP Bergamotto di Reggio Calabria, avviato nel 2021 e giunto alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il 16 ottobre scorso. Ha spiegato che, in assenza di opposizioni entro il 15 novembre, il dossier sarà trasmesso a Bruxelles per la definitiva approvazione del marchio. «Questo riconoscimento — ha sottolineato Previtera — darebbe finalmente valore economico a un comparto in crisi, da anni penalizzato da un mercato chiuso, dal monopolio industriale e dagli effetti della crisi climatica».
Tra gli interventi più significativi quelli di Giuseppe Bombino, presidente del GAL Area Grecanica, e di Francesco Macrì, presidente del GAL Terre Locridee e di Copagri Calabria, che hanno richiamato la necessità di unità e collaborazione tra i territori. Macrì ha lanciato un appello alle organizzazioni di categoria affinché superino divisioni e rivalità, sottolineando che «gli agricoltori attendono l’IGP per liberarsi da un sistema che non li tutela».
Il confronto tecnico si è poi concentrato sul Disciplinare di produzione, illustrato da Enrico Ligato, e sui sistemi di certificazione e controllo spiegati da Gaetano Mercadante di CSQA Certificazioni. Sono seguiti interventi dedicati agli aspetti economici, turistici e sociali da parte di Antonino Sgrò, Liliana Cirillo, Giuseppe Colosi, Romina Leotta e Giuseppe Arone.
Particolarmente apprezzate le testimonianze di Simone Saturnino, per la Cipolla rossa di Tropea Calabria IGP, e di Alfredo Focà, dell’Accademia Internazionale del Bergamotto, che hanno offerto spunti storici e concreti di valorizzazione delle produzioni tipiche.
Un momento di forte partecipazione è arrivato con gli interventi di Giuseppe Falcone e Aurelio Monte del Comitato dei Bergamotticoltori reggini, che hanno denunciato le resistenze e i boicottaggi contro l’IGP, chiedendo il commissariamento del Consorzio del Bergamotto, accusato di inattività e di utilizzo improprio dei fondi. Hanno inoltre sollecitato chiarezza sull’uso dei 20 milioni di euro del Contratto di Programma Cipe 2002, destinati al settore ma mai tradottisi in sviluppo concreto.
Le conclusioni sono state affidate all’eurodeputato Denis Nesci, relatore del dossier europeo sul rafforzamento delle aree rurali, che ha ringraziato il ministro Francesco Lollobrigida e il sottosegretario Patrizio La Pietra per il sostegno al progetto. «Il disciplinare IGP del Bergamotto di Reggio Calabria è blindato come una DOP — ha affermato Nesci — e gode della stessa dignità e valore. Mi impegnerò a Bruxelles per accelerare il riconoscimento e recuperare il tempo perduto».
A fare da cornice all’evento anche l’artigianato e la gastronomia ispirati al bergamotto: le tabacchiere di Mosè Diretto, la Bergamotta in cartapesta di Elena Iacopino, le penne in legno di bergamotto di Nicola Gonnelli e un buffet tematico curato dallo chef Enzo Cannatà con la collaborazione del bar tender Marco Pistone.
L’attività culturale prosegue a Reggio Calabria anche oggi, domenica 2 novembre, all’associazione Le Muse, con l’incontro Il Bergamotto di Reggio Calabria IGP, ritorno in Europa: dalle Corti reali del ’700 al marchio di qualità europeo odierno, che vedrà gli interventi di Rosario Previtera, Filippo Arillotta, Vincenzo Malacrinò, Fulvio Cama e gli artisti de Le Muse, in un viaggio tra storia, arte e identità di un simbolo inconfondibile della Calabria.




