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Gruppo PD in Consiglio Regionale: autonomia differenziata, carenza idrica e legislazione disomogenea

Il Gruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale ha recentemente espresso forti critiche nei confronti della gestione del centrodestra calabrese su diverse questioni cruciali per la regione, mettendo in luce le contraddizioni e l’inefficienza del governo locale.

Autonomia Differenziata: una gestione ambigua e contraddittoria

Il primo punto su cui il Gruppo PD ha acceso i riflettori riguarda l’autonomia differenziata. Il governatore Roberto Occhiuto e la sua maggioranza sono stati accusati di ambiguità e incoerenza, con un approccio che è stato definito sbagliato fin dall’inizio. Dopo aver dato il proprio consenso iniziale alla riforma, Occhiuto ha poi criticato pubblicamente il progetto, per poi supportarlo nuovamente attraverso atti concreti. La situazione è ulteriormente peggiorata quando il Consiglio regionale ha evitato la discussione sulla proposta di referendum abrogativo avanzata dall’opposizione, ignorando al contempo le proteste della popolazione e le preoccupazioni espresse dai sindaci. Il Gruppo PD ha sottolineato come persino figure interne al centrodestra, come l’ex presidente del Consiglio regionale Mimmo Tallini, abbiano riconosciuto l’errore di impedire il confronto in Consiglio, evidenziando il rischio di mettere a repentaglio i diritti fondamentali dei calabresi.

Crisi Idrica: rimpalli di responsabilità e ritardi inaccettabili

Un’altra questione di grande rilevanza è la gestione della crisi idrica in Calabria. Il vicepresidente della Commissione Bilancio, Raffaele Mammoliti, ha denunciato la lentezza con cui vengono realizzati gli interventi necessari per migliorare la distribuzione dell’acqua nelle principali città della regione. Nonostante siano stati stanziati oltre 100 milioni di €, di cui 30 milioni già spesi, i risultati sono stati insufficienti, con numerosi comuni ancora alle prese con gravi problemi di approvvigionamento. Mammoliti ha criticato la decisione del Presidente Occhiuto di trasferire la gestione della crisi idrica ai comuni, paventando il rischio che questo possa essere un tentativo di scaricare su di loro le responsabilità per i ritardi accumulati. Il PD ha promesso di continuare a sollecitare risposte e azioni concrete per affrontare una situazione che è diventata ormai insostenibile.

Mancanza di trasparenza e discussione democratica

Il Gruppo PD ha poi richiamato l’attenzione sulla differenza di atteggiamento rispetto ad altre regioni, come la Basilicata, dove il centrodestra ha permesso un dibattito trasparente sull’autonomia differenziata, assumendosi la responsabilità di bocciare le mozioni delle opposizioni. In Calabria, invece, la maggioranza continua a evitare un confronto aperto, mantenendo una posizione ambigua e sfuggente. Il PD ha chiesto che la proposta di referendum venga portata in Aula per una votazione chiara e trasparente, in modo che i cittadini calabresi possano finalmente conoscere le reali intenzioni dei loro rappresentanti.

Provvedimenti omnibus e limiti della legislatura

Infine, i consiglieri del PD hanno duramente criticato la qualità della produzione legislativa del centrodestra, definendola superficiale e incoerente. I numerosi provvedimenti omnibus presentati dalla maggioranza, che accorpano misure disparate e senza un quadro unitario, sono stati interpretati come un attacco alla discussione democratica. Tra le questioni più controverse, il PD ha evidenziato l’avocazione alla Giunta della gestione degli usi civici e la proroga al 2025 delle verifiche per il rinnovo dell’accreditamento delle strutture sanitarie. Inoltre, il partito ha sollevato dubbi sulle modifiche urbanistiche legate alla Zona Economica Speciale Unica e ha chiesto spiegazioni sulla soppressione della Fondazione Mediterranea Terina Onlus, un centro di ricerca internazionale di rilievo.

Il Gruppo PD ha ribadito il proprio impegno a continuare a denunciare e contrastare queste pratiche, nella speranza di ripristinare una gestione più trasparente e rispettosa delle regole democratiche in Calabria.

Francesca Sabatini

Giornalista d’assalto e senza peli sulla lingua, Francesca sarebbe disposta davvero a tutto pur di raccontare la verità. La sua esperienza nel settore dell’audiovisivo ne fa una professionista a tutto tondo, ma è nell’elaborazione dei testi che la Sabatini dà il meglio di sé. Mente brillante al servizio di un territorio che intende “rovesciare come un calzino”, non c’è stenografo che possa tenerle testa o opinionista da salotto che possa leggere le sfumature della realtà politica locale come lei ci ha abituato a fare. Il suo sogno? Essere la prima a raccontare l’incontro con una civiltà aliena.

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