Costume e Società

Un’esperienza che cambia la vita: le voci dei giovani del Servizio Civile alla Caritas

Quattro chiacchiere con…

Si avvia alla conclusione il percorso del Servizio Civile alla Caritas Diocesana di Locri-Gerace, realizzato nell’ambito del Bando 2023 Educati all’ascolto. Questo progetto ha invitato i giovani del territorio, tra i 18 e i 35 anni, a mettersi al servizio delle persone in difficoltà, offrendo un prezioso contributo alla comunità. Una chiamata che è stata accolta con entusiasmo da Lorenzo Cartisano, Simona Migliaresi, Annarita Virgara e Mariateresa Romeo. Attraverso le loro testimonianze, emergono storie di crescita personale, consapevolezza e impegno sociale, che riflettono l’importanza di esperienze come questa nel formare cittadini più attenti e solidali.
Perché svolgere il Servizio Civile alla Caritas Diocesana di Locri-Gerace?
Lorenzo Cartisano: Ho scelto la Caritas per mettermi alla prova e vivere esperienze fuori dalla mia quotidianità. Il naufragio di Roccella mi ha profondamente segnato, così come i momenti vissuti con le persone del dormitorio e della mensa, che hanno lasciato un segno indelebile in me.
Simona Migliaresi: Ho sempre voluto fare volontariato e il Servizio Civile in Caritas mi ha permesso di capire cosa significhi davvero aiutare gli altri. Ricorderò i sorrisi dei bambini e le storie difficili ascoltate, che mi hanno aperto gli occhi sulle sfide della vita.
Annarita Virgara: Ho scelto la Caritas per conoscere da vicino il suo operato. Non mi aspettavo un ambiente così accogliente: ogni storia ascoltata mi ha arricchito umanamente e culturalmente.
Mariateresa Romeo: Cercavo esperienze che mi aiutassero a capire il mondo del lavoro e le dinamiche sociali. Vivere la Caritas dall’interno mi ha fatto capire quanto anche un piccolo gesto possa fare la differenza.
Questa esperienza vi ha aiutato a comprendere meglio il territorio e le sue problematiche?
L: Sì, senza dubbio. Prima di intraprendere questo percorso, avevo solo una conoscenza superficiale delle problematiche sociali del nostro territorio. Attraverso le attività svolte in Caritas, sono entrato in contatto diretto con realtà di disagio che spesso rimangono nascoste. Ho potuto conoscere persone e situazioni che mi hanno fatto riflettere profondamente su quanto sia importante il lavoro che viene svolto quotidianamente per sostenere chi si trova in difficoltà.
S: Assolutamente. Questa esperienza ha ampliato notevolmente la mia percezione del territorio in cui vivo. Ho compreso quanto siano radicate certe problematiche sociali e quanto sia necessario intervenire in maniera tempestiva ed efficace. Ho imparato che ogni piccolo gesto può avere un impatto significativo sulla vita di chi si trova in situazioni di disagio.
A: Anche per me è stato così. Prima pensavo che certe difficoltà fossero lontane, ma ho scoperto che molte situazioni di disagio sono molto più vicine di quanto immaginassi. Questo percorso mi ha permesso di guardare la realtà con occhi nuovi.
M: Assolutamente sì. Solo vivendo questa esperienza dall’interno si percepisce davvero quanto siano gravi e diffuse alcune problematiche sociali. Questa consapevolezza mi ha motivata a voler contribuire in modo più concreto al miglioramento della mia comunità.
Vi ha influenzato nei vostri progetti di vita?
L: Decisamente sì. Questa esperienza ha contribuito a cambiare la mia visione del mondo e delle mie priorità. Ho scoperto realtà che non conoscevo e che mi hanno fatto riflettere sull’importanza di dedicare tempo ed energie agli altri. Mi ha reso più consapevole e mi ha spinto a valutare nuove prospettive per il mio futuro.
S: Sicuramente. Il Servizio Civile mi ha offerto una nuova prospettiva sia sul mio percorso professionale sia sull’importanza di essere attivamente coinvolti nel sociale. Questa esperienza ha influenzato positivamente le mie scelte future, facendomi comprendere quanto sia fondamentale impegnarsi per migliorare la società.
A: I miei obiettivi personali restano, ma ora sento il forte desiderio di integrare il volontariato nella mia vita. Questa esperienza ha rafforzato in me la convinzione che ognuno di noi può fare la differenza.
M: Sì, mi ha dato la spinta per continuare nel volontariato e impegnarmi attivamente per il bene della collettività. Sento il bisogno di mettere a frutto questa esperienza per aiutare chi è in difficoltà.
Consigliereste questa esperienza ad altri giovani?
L: Senza alcun dubbio. È un percorso che consiglio a tutti i giovani che vogliono mettersi in gioco e crescere sia dal punto di vista personale sia da quello sociale. Rifarei questa esperienza senza esitazioni perché mi ha dato tanto in termini di crescita interiore e di consapevolezza.
S: Assolutamente sì. Questa esperienza ha lasciato un segno profondo in me e desidero continuare a impegnarmi nel mondo del volontariato. È un’opportunità che arricchisce il cuore, la mente e l’anima, e aiuta a sviluppare una maggiore empatia verso il prossimo.
A: Assolutamente sì. È stata un’esperienza intensa e arricchente, molto più di quanto mi aspettassi. La consiglierei a tutti i giovani che vogliono aprire nuovi orizzonti e crescere interiormente.
M: La rifarei senza alcun dubbio e la consiglierei a chiunque voglia vivere un’esperienza di crescita personale e sociale. È un percorso che insegna valori fondamentali.

Jacopo Giuca

Nato a Novara in una buia e tempestosa notte del giugno del 1989, ha trascorso la sua infanzia in Piemonte sentendo di dover fare ritorno al meridione dei suoi avi. Laureatosi in filosofia e comunicazione, ha trovato l’occasione di lasciarsi il nord alle spalle quando ha conosciuto la sua compagna, di Locri, alla volta del quale sono partiti in una altra notte buia e tempestosa, questa volta di novembre, nel 2014. Qui ha declinato la sua preparazione nella carriera giornalistica ed è sempre qui che sogna di trascorrere la vecchiaia scrivendo libri al cospetto del mare.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button