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Cgil Calabria: nuovo coordinatore e impegni cruciali per la difesa dei diritti

L’assemblea generale della Cgil Calabria, su proposta del segretario generale Gianfranco Trotta, ha eletto Giuseppe Guido quale nuovo coordinatore regionale del patronato della Cgil calabrese. Guido, già segretario generale della Cgil Pollino Sibaritide Tirreno, avrà il compito di dirigere l’Inca Cgil Calabria in un momento storico difficile per lavoratori e pensionati, chiamati a pagare il conto di scelte governative che hanno lasciato indietro la maggioranza della popolazione, sempre più impoverita e in difficoltà.
In un contesto in cui si restringe il perimetro della tutela sociale e previdenziale, l’Inca Cgil rimane un riferimento imprescindibile per migliaia di persone bisognose di tutele e di affermare i propri diritti. Inoltre, l’Inca Cgil Calabria è fortemente impegnata nella campagna referendaria sul lavoro e sulla cittadinanza, per contrastare la precarietà e ripristinare le tutele sui licenziamenti. “Andare a votare per rimettere al centro il lavoro e le persone che lavorano” è l’appello della Cgil, che il patronato sostiene con forza, in una battaglia per la libertà e per un modello sociale fondato sulla centralità del lavoro.
Nei prossimi mesi, l’Inca Cgil Calabria dovrà misurarsi con tematiche cruciali come la complementarietà tra tutela collettiva e individuale, la formazione e il reinsediamento territoriale, al fine di meglio rappresentare i bisogni delle persone e rafforzare la rete di prossimità. L’Assemblea Generale ha inoltre espresso riconoscenza a Giovanni Aristippo per il lavoro svolto alla guida dell’Inca Cgil Calabria, incarico che lascia per assumere la presidenza del Caaf Cgil Calabria.
La segreteria confederale della Cgil Calabria ha inoltre incontrato una delegazione di Alleanza Verdi e Sinistra per discutere temi di cruciale importanza per la regione. La campagna referendaria è stata al centro dell’incontro, riconosciuta da entrambe le parti come un banco di prova di partecipazione democratica su cui investire sforzi ed energie per migliorare le condizioni del lavoro. La discussione si è poi allargata a sanità, infrastrutture, trasporti, Ponte sullo Stretto, giustizia sociale e ambiente, settori spesso penalizzati dall’assenza di risposte da parte dei governi centrale e regionale.
Avs ha condiviso la necessità di una grande mobilitazione promossa dalla Cgil per contrastare lo spopolamento e la desertificazione dei servizi nelle aree interne. Comune è anche l’impegno su politiche immigratorie, accoglienza e lotta al caporalato, nonché sul percorso avviato da La Via Maestra per il rilancio della Costituzione, dei diritti e della pace.
Un ulteriore grido d’allarme arriva dal carcere di Cosenza, dove lo scorso 28 gennaio un detenuto ha tentato la fuga nascondendosi dentro un sacco dell’immondizia. Solo il pronto intervento della Polizia Penitenziaria ha evitato l’evasione, confermando tuttavia la drammatica situazione dell’istituto. Il ritrovamento di telefoni cellulari e gli episodi di tentata evasione segnalano un livello di sicurezza ormai fuori controllo.
La Fp Cgil ha più volte denunciato alle autorità competenti le criticità della struttura, senza ottenere risposte adeguate. Secondo il sindacato, l’emergenza è frutto di una pessima gestione del personale e di una disorganizzazione grave, che mette a rischio l’ordine e l’incolumità del personale di Polizia Penitenziaria. Da tempo si chiede un immediato reintegro e un rafforzamento dell’organico, interventi fino ad ora ignorati dal governo e dal ministero della Giustizia. L’inerzia delle istituzioni espone quotidianamente la comunità e il personale penitenziario al pericolo di evasioni, violenze e aggressioni, con conseguenze potenzialmente gravissime anche per la cittadinanza, data la posizione dell’istituto in pieno centro cittadino.
Di fronte a questi scenari, la Cgil Calabria continua a battersi per la difesa dei diritti, della sicurezza e della dignità del lavoro, chiedendo con forza risposte concrete e interventi urgenti per il bene della collettività.

Umberto Landi

Dotato di abilità ai limiti del sovrumano, Umberto appartiene a quella nuovissima categoria di supergiornalisti che sanno farsi notare poco ma sono in grado di produrre tantissimo. La sua capacità di osservazione e la sua rapidità nel produrre testi interessanti ed efficaci è straordinaria, tanto che c’è persino chi è pronto a giurare che sia il frutto di un segretissimo esperimento di bioingegneria. Di poche parole, ha deciso di mettere le proprie capacità al servizio del territorio, senza mai giudicare ma sempre pronto a stimolare le riflessioni degli altri.

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