Costume e Società

Giornata mondiale della giustizia sociale: un impegno quotidiano per un mondo equo

Di Greta Panetta – studentessa del Liceo Classico Ivo Oliveti di Locri

La Giornata mondiale della giustizia sociale si celebra ogni anno il 20 febbraio e, anche se ormai è una giornata già trascorsa, credo sia lo stesso importante parlarne. È stata designata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2007 per ricordarci la necessità di costruire un mondo più giusto ed equo e per sollecitare tutti gli sforzi per combattere la disoccupazione e la povertà. Ma la giustizia sociale affonda le sue radici nel pensiero filosofico e nelle battaglie politiche dei secoli passati. Già nella Grecia antica, filosofi come Platone e Aristotele riflettevano sulle questioni legate alla distribuzione delle risorse e al bene comune. Nel corso dei secoli, però, è stato con l’illuminismo e le rivoluzioni democratiche che il concetto di giustizia sociale ha preso piede nella coscienza collettiva. Successivamente le ideologie socialiste, comuniste e liberali hanno tutte interpretato la giustizia sociale come una necessità per correggere le disparità economiche e sociali, e per garantire che ogni individuo potesse avere una vita dignitosa. Sono inoltre diverse le componenti principali della Giustizia Sociale: l’uguaglianza economica, le pari opportunità, i diritti umani e fondamentali e infine la solidarietà e la responsabilità collettiva.
Tutti i valori appena elencati, purtroppo, non vengono rispettati spesso nel mondo, persino nella realtà sociale in cui vivo. Constato infatti ogni giorno che, anche nel nostro territorio, si presentano forme di ingiustizie sia negli ambienti pubblici sia in quelli privati. Un esempio rilevante potrebbe essere quello di molte persone di valore, formate sia dal punto di vista culturale sia da quello morale, che molto frequentemente vengono surclassate da altre persone non ugualmente colte o pronte per svolgere un determinato compito; questo è un chiaro esempio di come ancora oggi non ci siano pari opportunità per tutti e soprattutto come i diversi vantaggi non tendano a rispettare i veri requisiti di qualcuno. Questo purtroppo influisce molto negativamente nella società odierna.
Per affrontare questa e tante sfide simili è necessario un impegno concreto a livello politico, economico e sociale. È cruciale investire nell’educazione e nella sanità, implementare leggi contro la discriminazione, promuovere l’uguaglianza di genere e proteggere i diritti dei migranti e delle minoranze. La giustizia sociale, secondo me, è una causa fondamentale per la costruzione di una società veramente giusta ed equa ed essa richiede un cambiamento profondo che deve partire dalla protezione dei diritti umani per finire con la lotta contro ogni forma di discriminazione. La realizzazione della giustizia sociale, quindi, non è un obiettivo che può essere raggiunto dall’oggi al domani, ma è un processo continuo che coinvolge tutte le dimensioni della vita collettiva. Solo con l’impegno di ogni individuo, istituzione e governo sarà possibile creare un mondo in cui la giustizia sociale sia una realtà accessibile a tutti.
Del resto, come ebbe modo di dire il Presidente della Repubblica Sandro Pertini il 31 dicembre 1983: «Battetevi sempre per la libertà, per la pace e soprattutto per la giustizia sociale, la libertà infatti senza giustizia sociale non è che una conquista fragile. Bisogna che la libertà sia unità alla giustizia sociale. Sono un binomio inscindibile».

Redazione

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