Costume e Società

Festività in cantiere: proseguono i lavori di riqualificazione del Parco archeologico di Locri

Dal Museo e Parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri

Non si fermano le attività a Locri Epizefiri, che assicurerà la piena apertura del sito tutti i giorni festivi di aprile (20, 21, 25 aprile) e dell’1 maggio, nei consueti orari di apertura dalle 9:00 alle 20:00. Oltre alla visita dei musei e delle aree archeologiche, sarà offerta un’ulteriore opportunità ai visitatori, che potranno visionare direttamente le attività di cantiere in corso, con gli archeologi sul campo a svolgere le operazioni preliminari al tracciamento dei percorsi. Dal febbraio scorso, infatti, sono stati avviati i lavori di riqualificazione del Parco archeologico che cambieranno sostanzialmente il volto del sito. Il progetto multidisciplinare, presieduto dal direttore scientifico Filippo Demma e dalla Direttrice Elena Trunfio, riguarda il miglioramento dell’accessibilità fisica, con l’abbattimento delle barriere architettoniche, ma anche di quella cognitiva con il rifacimento di tutto il piano didattico del parco. La forza del progetto consiste nel gruppo di lavoro che ha coinvolto professionisti interni al Ministero della Cultura ed esperti esterni. In particolare, il supporto specialistico archeologico è stato affidato al Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino, di cui referente scientifico è il prof. Diego Elia con la prof.ssa Valeria Meirano, nell’ambito dell’Accordo attuativo della Convenzione per le attività scientifiche di ricerca, valorizzazione e miglioramento della fruizione del patrimonio archeologico del Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri, stipulata nel 2022. Il progetto esecutivo è invece firmato da Michelangelo Pugliese, architetto esperto nella progettazione paesaggistica. «In questa fase stiamo lavorando alla riqualificazione delle aree archeologiche in c.da Marasà e Parapezza compiendo le operazioni preliminari al tracciamento dei percorsi e alla valorizzazione dei punti di forza dell’area – ha commentato la Direttrice Trunfio –. Tutte le opere sono progettate con i criteri del minimo impatto, le strutture sono poggiate e assicurano la tutela del sito archeologico. Ampio spazio è dato ai temi del verde che diventa mezzo per rappresentare strutture oggi non visibili, nonché raccontare i miti e la sacralità locrese».
In estate la missione dell’Università di Torino, che vede la partecipazione di studenti, dottorandi e specializzandi della Scuola Giorgio Gullini, si sposterà a operare anche in un’altra area del parco inclusa nel progetto di riqualificazione, la stoà ad U, in continuità con le attività avviate nel 2024. «Da decenni le ricerche dell’Università di Torino contribuiscono alla conoscenza di questo straordinario sito – dice il professore Elia – e siamo davvero entusiasti di fornire il nostro supporto al progetto, per la comunicazione dei contenuti e con interventi sul terreno». Come ogni anno, sarà anche questa un’occasione di dialogo con i visitatori che potranno assistere alle nuove scoperte, cui si aggiungeranno iniziative rivolte esplicitamente al grande pubblico.
I lavori proseguiranno fino all’autunno, tuttavia il cantiere è organizzato in modo tale da non impedire la fruizione del sito ma, soprattutto, per rendere partecipi i visitatori delle attività in corso.
Appuntamento, dunque, a Locri Epizefiri, per seguire da vicino il cambiamento in atto.

Redazione

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