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Falcomatà chiede una riforma delle Città Metropolitane per sfruttare al meglio il Pnrr

Il primo Cittadino metropolitano Giuseppe Falcomatà, è stato ospite a Palazzo Reale nella Giornata dell’Europa per un’iniziativa che ha messo in luce le realtà del Sud. L’evento, promosso dal Think Tank Riparte l’Italia, ha visto la partecipazione dei Sindaci di Napoli, Palermo e Foggia. Falcomatà ha sottolineato l’importanza di riflettere sulle funzioni delle Città Metropolitane dopo undici anni dalla legge Delrio, evidenziando la necessità di una revisione per renderle più centrate sulle priorità territoriali.
Il Sindaco ha evidenziato i progressi delle Città Metropolitane sui fondi Pnrr, con una rendicontazione quasi al 90% per i progetti da completare entro il 2026. Tuttavia, ha criticato la mancanza di rispetto del livello interistituzionale, che ostacola la gestione dei servizi pubblici. Ha citato l’esempio di Reggio Calabria, dove l’aggiunta di corse o tratte è limitata dal contratto di servizio gestito dalla Regione.
Falcomatà ha concluso chiedendo una riforma per creare città con una visione a lungo termine, sfruttando al meglio le risorse del Pnrr. Ha sottolineato l’importanza di un ente intermedio come la Città Metropolitana per affrontare le sfide future.
Parallelamente, a Cinquefrondi è partito un intervento di messa in sicurezza e valorizzazione del ponte sul fiume Sciarapotamo. Il consigliere metropolitano Michele Conia ha commentato l’opera, definendola fondamentale per sicurezza, viabilità e bellezza. Il vicesindaco metropolitano, Carmelo Versace, ha evidenziato l’impegno per migliorare le infrastrutture stradali, sottolineando la necessità di ulteriori fondi da parte della Regione e del governo.

Umberto Landi

Dotato di abilità ai limiti del sovrumano, Umberto appartiene a quella nuovissima categoria di supergiornalisti che sanno farsi notare poco ma sono in grado di produrre tantissimo. La sua capacità di osservazione e la sua rapidità nel produrre testi interessanti ed efficaci è straordinaria, tanto che c’è persino chi è pronto a giurare che sia il frutto di un segretissimo esperimento di bioingegneria. Di poche parole, ha deciso di mettere le proprie capacità al servizio del territorio, senza mai giudicare ma sempre pronto a stimolare le riflessioni degli altri.

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